Giuseppe Cambiano. La Repubblica di Platone

La giustizia, la tecnica e l'arte

Giuseppe Cambiano, intervistato al Festival della Filosofia di Modena 2017 Le forme del creare, parla della Repubblica di Platone, tema della lezione che ha tenuto al Festival. A partire dalla Repubblica, Cambiano presenta un percorso di ricostruzione del ruolo delle tecniche – di uso e di produzione, artigianali e politiche – nel pensiero di Platone.
Cambiano afferma che problema iniziale della Repubblica è quello di stabilire che cosa sia la giustizia e da questo emerge il problema della tecnica e dell’arte.
Platone dimostra che per affrontare il problema della giustizia è necessario prendere in considerazione non l’individuo singolo ma la città, che essendo più ampia può meglio indicare dove la giustizia si collochi. E la ricerca della giustizia nella città fa nascere il problema di come nasce una città, del motivo per il quale gli uomini si aggregano, che è quello che ciascun individuo dispone di certe attitudini naturali per svolgere determinate attività: aggregarsi serve a metter insieme le varie competenze per lo svolgimento delle attività tecniche, in primo luogo quelle artigianali.

Platone introduce i principi della parità tra uomo e donna, dell’abolizione della famiglia e della proprietà privata, allo scopo di accrescere le possibilità per ogni cittadino di svolgere le attività per le quali ha naturale attitudine. Distinzione tra i sessi, famiglia e proprietà rappresentano quindi degli ostacoli alla realizzazione della giustizia intesa come realizzazione della città giusta.


Giuseppe Cambiano è professore emerito di Storia della filosofia antica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. A partire da una rigorosa analisi storico-filosofica sui classici della filosofia greca, intorno ai temi delle scienze e delle tecniche, ha studiato la fortuna della polis, dei classici (Aristotele, Tucidide, Senofonte, Plutarco) e delle categorie del pensiero politico greco (repubblica, democrazia, libertà, partecipazione) nella cultura europea moderna e contemporanea. Tra le sue opere: Polis. Un modello per la cultura europea (Roma-Bari 2000); Storia della filosofia antica (Roma-Bari 2004); Perché leggere i classici. Interpretazione e scrittura (Bologna 2010); I filosofi in Grecia e a Roma. Quando pensare era un modo di vivere (Bologna 2013); Come nave in Tempesta. Il governo della città in Platone e Aristotele (Roma-Bari 2016); Filosofia italiana e pensiero antico (Pisa 2016); I moderni e la politica degli antichi. Tra Machiavelli e Nietzsche (Bologna 2018); Sette ragioni per amare la filosofia (Bologna 2019).