Federico Leonardi. Chi fu veramente Zarathustra? 

Tra Pitagora e Platone, tra ebraismo e cristianesimo

In questa videolezione per Rai Cultura, Federico Leonardi parla del profeta e mistico iranico Zarathustra, conosciuto dall'età classica come Zoroastro
Nietzsche intuì che Zarathustra rappresentava l'inizio della millenaria tradizione metafisica e ascetica e scrisse il Così parlò Zarathustra (1883-85).

Il profeta iranico (628 - 551 a.C.) fu il primo a teorizzare l'unicità di Dio, la netta distinzione di Bene (pensiero e ragione) e Male (passioni), collocando la felicità nell'Aldilà, idee che il filosofo tedesco tentò di ribaltare, preconizzando una nuova Era.

La religione zoroastriana o mazdeismo fu professata nell'area chiave della storia antica, la Persia, capace di estendere, in diverse fasi, il proprio impero dall'Egitto alle porte dell'India per un periodo lunghissimo, dalle Guerre Persiane alla nascita dell'Islam.
Le idee di Zarathustra influenzarono sia la filosofia greca, sia la religione ebraico-cristiana: difatti Pitagora fu discepolo di Zarathustra da cui apprese i principi della natura, poi rielaborati da Platone, mentre il popolo ebraico si trovava deportato a Babilonia proprio all'epoca del fiorire dello zoroastrismo.

Allora la celebre sentenza di Nietzsche sul cristianesimo si può riformulare così: non "il cristianesimo fu un platonismo per le masse" ma "il cristianesimo e il platonismo sono altre versioni dello zoroastrismo". 

Le mani protese in adorazione verso di Te, o Mazda, io ti prego per intercessione di Vohu Manah, il tuo Spirito d'amore, e verso di te, o Asa, ordine e rettitudine, ti prego di poter godere la luce della saggezza e la coscienza pura (Zarathustra, INNI, 28, 1)

O Asa, potrò mai vederti, e con te Vohu Manah, il buon pensiero che porta a Dio? (Zarathustra, INNI, 28, 5) 

Pitagora a Babilonia incontrò altri Caldei e Zarathustra, dal quale fu purificato dalle brutture della vita precedente e apprese da che cosa gli uomini buoni dovevano tenersi lontani per mantenere la purezza nonché la teoria della natura e i principi dell'universo" (Porfirio, Vita di Pitagora, 12)




Federico Leonardi ha svolto attività di ricerca a Milano, Firenze e Londra, attualmente è docente di ruolo di Filosofia e Storia nei Licei. I suoi interessi si muovono su tre filoni: il senso della civiltà greco-romana e l’eredità che essa ha lasciato all’Occidente, i modelli di ragione che le civiltà non occidentali hanno elaborato, il senso generale della civiltà e della storia universale. Oltre a vari saggi in italiano e in inglese, ha scritto le seguenti monografie: Tragedia e Storia. A. Toynbee e la storia universale nella maschera della classicità (Aracne, 2104); (con Luca Maggioni) World History. La storia delle civiltà secondo McNeill (Rubbettino 2015), Aristotele: sapere storico e scienza politica, saggio introduttivo ad Aristotele Scritti politici (Rubbettino 2020), prima edizione italiana integrale degli scritti politici dello Stagirita, di cui è il curatore.