Federico Leonardi. La filosofia di Buddha

Superare l'amore per la guerra  

In questo video, Federico Leonardi parla della filosofia di Buddha
Buddha (556-484 a.C.) voleva dar vita a una filosofia, fu scambiato per una figura religiosa: per molti l'adorazione esteriore è più facile della conversione interiore.
Come Empedocle, Platone o Freud egli affronta le due forze più misteriose dell'esistenza, ovvero la guerra e l'amore. Con la guerra imponiamo la nostra volontà, mentre l'amore vince la nostra volontà. Tra la guerra e l'amore Buddha plasma la sua visione, una forma di amore che ci stacca dall'Io senza esser passionale, un amore distaccato, che dunque abbandona con l'attaccamento ai desideri anche la volontà di imporli a sé o agli altri, ovvero la guerra interiore o esteriore. Qui si coglie una grande differenza con la visione occidentale: noi descriviamo la vita morale come guerra interiore, il buddhismo quale abbandono interiore. Buddha lo capì tramite una grande crisi: come poteva raggiungere l'Assoluto e la liberazione dal dolore e dai desideri, continuando a opporre alla volontà di desiderare la volontà di non desiderare? L'unico modo per uscire dal dolore è uscire dal desiderio: allora intuì la via del distacco, del Nirvana.

Come Freud secoli dopo, egli mostrò che la differenza tra mente e passioni, tra coscienza e inconscio è illusoria e che il desiderio e l'inconscio dominano la nostra mente: essa accarezza l'idea di un Io dominatore delle passioni, ne è invece dominata. In conclusione, il distacco (Nirvana) è distacco dall'Io: la mente perde tensione e conflittualità, il desiderio si trasforma in amore, un amore vissuto col distacco necessario per non essere possessivo. Si spegne l'amore per la guerra, si accende l'amore come compassione. 

Leonardi spiega, inoltre, le fasi della vita di Buddha, i passi che lo hanno condotto all'illuminazione e analizza i capisaldi della principale fonte buddhista, il discordo di Benares, ovvero le quattro nobili verità: il dolore, l'origine del dolore, la cessazione del dolore, la via (ottuplice) che conduce alla cessazione del dolore. Infine, mostra la differenza tra le due principali correnti buddhiste, Hinayana (Piccolo Veicolo) e Mahayana (Grande Veicolo). 

E qual è amici la nobile verità dell'origine del dolore? La brama che porta a un'ulteriore esistenza, accompagnata da piacere e attaccamento, che si diletta di questa o di quella cosa, la brama dei piaceri sensuali, dell'esistenza e dell'annichilimento. O amici, questa è detta la nobile verità dell'origine del dolore (Il discorso della esposizione dettagliata delle verità - Majjhima Nikāya, 141)

Disse il Beato: «Proprio così, o Subhuti, quel Bodhisattva che dà doni senz’essere attaccato a nulla, oh non è facile, o Subhuti, misurare la quantità dei suoi meriti. In tal modo appunto, o Subhuti, un Bodhisattva, una grande creatura, conviene che dia doni, come colui, cioè, che non è attaccato neppure alla nozione di un segno» (La perfezione della saggezza - Il sutra della fenditrice del fulmine) 




Federico Leonardi ha svolto attività di ricerca a Milano, Firenze e Londra, attualmente è docente di ruolo di Filosofia e Storia nei Licei. I suoi interessi si muovono su tre filoni: il senso della civiltà greco-romana e l’eredità che essa ha lasciato all’Occidente, i modelli di ragione che le civiltà non occidentali hanno elaborato, il senso generale della civiltà e della storia universale. Oltre a vari saggi in italiano e in inglese, ha scritto le seguenti monografie: Tragedia e Storia. A. Toynbee e la storia universale nella maschera della classicità (Aracne, 2104); (con Luca Maggioni) World History. La storia delle civiltà secondo McNeill (Rubbettino 2015), Aristotele: sapere storico e scienza politica, saggio introduttivo ad Aristotele Scritti politici (Rubbettino 2020), prima edizione italiana integrale degli scritti politici dello Stagirita, di cui è il curatore.