Salvatore Natoli. Libertà e destino nella tragedia greca

Prendere in mano il proprio destino

Nel video Salvatore Natoli parla del suo saggio Libertà e destino nella tragedia greca, pubblicato nel 2002 da Morcelliana. 

Nell’appello a Zeus di Eschilo è formulata in modo chiaro l’origine del nichilismo, perché la tragedia è il pathos del nulla, sia pur sullo sfondo della necessità. 

Dal mio punto di vista, in coerenza con il tragico, io lascio spazio alla soggettività, perché per i greci la dimensione della necessità non è tanto la predizione che qualcosa accadrà, ma il destino dell’uomo, condizionato dal passato e dai suoi errori. Allora la dimensione del soggetto è quella di emanciparsi dal passato, scoprendone la verità e riscattandosi. 


Quando Edipo va a chiedere all’oracolo chi sono i suoi genitori, l’oracolo risponde solo che li ucciderà, ma non gli dice chi sono. In fondo Edipo non vuole saperlo, perché teme la sua origine plebea e infatti consulta l’oracolo quando viene accusato di essere un figlio illegittimo. 

La dimensione autoriflessiva del soggetto sta nel prendere in mano il proprio destino: stando nel tragico della vita, che è il conflitto tra vita e morte, giocare la parte della vita.  


Salvatore Natoli è stato a lungo professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Milano-Bicocca. Attento alla ricostruzione delle linee fondamentali del progetto moderno, ha rivolto la sua attenzione al senso del divino nell’epoca della tecnica e alla possibilità di un’etica che sappia confrontarsi con il rapporto tra felicità e virtù e con gli aspetti della corporeità e del sacro, sottovalutati dal razionalismo classico. Tra i suoi libri: La felicità di questa vita. Esperienza del mondo e stagioni dell’esistenza (Milano 2000); Stare al mondo. Escursioni nel tempo presente (Milano 2002); Libertà e destino nella tragedia greca (Brescia 2002); La verità in gioco. Scritti su Foucault (Milano 2005); Sul male assoluto. Nichilismo e idoli nel Novecento (Brescia 2006); La salvezza senza fede (Milano 2007); Edipo e Giobbe. Contraddizione e paradosso (Brescia 2008); L’edificazione di sé. Istruzioni sulla vita interiore (Roma-Bari 2010); Il buon uso del mondo. Agire nell’età del rischio (Milano 2010); I comandamenti. Non ti farai né idolo né immagine (con P. Sequeri, Bologna 2011); Eros e philia (Milano 2011); L’educazione alla felicità (Reggio Emilia 2012); Le verità del corpo (Milano 2012); Perseveranza (Bologna 2014); Il linguaggio della verità. Logica ermeneutica (Brescia 2014); Le inquietudini della fede (Venezia 2014); Antropologia politica degli italiani (Brescia 2014); I nodi della vita (Brescia 2015); Il rischio di fidarsi (Bologna 2016); Scene della verità (Brescia 2018); L’animo degli offesi e il contagio del male (Milano 2018); Il fine della politica. Dalla «teologia del regno» al «governo della contingenza» (Torino 2019); Uomo tragico, uomo biblico. Alle origini dell’antropologia occidentale (Brescia 2019); L’uomo dei dolori (Bologna 2020); Sperare oggi (con F. Mosconi, Bologna 2021).