Vincenzo Milanesi. La filosofia e le lettere

Gli ottocento anni dell'Università di Padova 

Nel video Vincenzo Milanesi, intervistato il 28 giugno 2022, parla del volume La filosofia e le lettere. Le origini, la modernità, il Novecento, che ha curato per le celebrazioni degli Ottocento anni dell’Università di Padova, pubblicato nel 2021 da Donzelli editore. 

L’Università di Padova è nata nel XIII secolo e le due colonne sulle quali si costruiscono i successi a livello scientifico che raggiungerà nei secoli successivi sono il diritto e la filosofia.

La filosofia, a partire dalla fine del XIII secolo, è cardine dell’Universitas delle artes. Il rapporto tra la filosofia e quella che veniva chiamata allora scientia, che poi è diventata la scienza moderna, è un po’ il filo rosso che lega le diverse fasi storiche degli ottocento anni di filosofia a Padova, le cui metamorfosi vanno ricostruite in base ai passaggi diversi del rapporto tra filosofia e scienza.  

La filosofia padovana delle origini parte da Aristotele, ma da un aristotelismo che potremmo oggi definire laico e naturalistico e che rappresenta un momento molto importante nella storia della cultura filosofica europea. Un aristotelismo che è sicuramente l’alternativa contro cui reagisce il metodo scientifico galileiano, quella nuova scienza che si fonda su una logica di tipo sperimentale e che segna da quel momento una divisione con la filosofia.

Galileo lascia un’eredità importante anche a Padova, dove si mantiene un atteggiamento di grande considerazione nei confronti di questo sapere sperimentale, che viene articolandosi nei secoli successivi attraverso le specifiche scienze della natura. Tutte scienze che si svilupperanno a partire dal tronco dell’albero che Galileo ha piantato a Padova dal 1592 e il 1610, nei diciotto anni più fecondi della sua vita personale e culturale.  

Nella seconda metà del XIX secolo Padova ritorna ad essere al centro del dibattito filosofico con Roberto Ardigò, figura che, dopo la stroncatura da parte della storiografia neoidealistica, è stata riletta e rivalutata nella seconda metà del XX secolo. Negli stessi anni si assiste ad un ritorno di una filosofia di impianto spiritualistico, si pensi alla figura di Luigi Stefanini, ma anche alla scuola di metafisica classica, una filosofia neoaristotelica, ma con un ritorno ad Aristotele depurato dagli elementi della filosofia neotomistica. 

Vincenzo Milanesi, professore emerito di Filosofia morale e per due mandati Rettore dell’Università di Padova, dal 2002 al 2009, è stato Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia sempre dell’Università di Padova, Presidente Aquis (associazione per la qualità delle Università Statali Italiane), membro del Comitato di Presidenza della Crui, ha diretto il Centro Interdipartimentale Musei Scientifici dell’Università ed è stato Coordinatore della Commissione Musei Scientifici della Crui. I suoi studi si incentrano su: etica filosofica, con particolare riferimento alla storia del pensiero contemporaneo; filosofia inglese ed americana; filosofia italiana del Novecento, in particolare il "pragmatismo" e l'etica "utilitaristica"; principali problematiche in ambito di bioetica. Ha collaborato alle più significative riviste di studi storico-filosofici. Svolge da circa un ventennio attività pubblicistica sulla stampa quotidiana su temi di politica universitaria e scolastica, nonché su argomenti di valenza etica e culturale.