Riccardo Staglianò. Gigacapitalisti

Il nuovo capitalismo digitale 

Nel video Riccardo Staglianò, intervistato in occasione della XXI edizione dei Dialoghi di Traniparla del suo libro Gigacapitalisti, pubblicato nel 2022 da Einaudi. 

Bezos, Musk, Zuckerberg e il resto del club degli ultraricchi valgono, da soli, piú di molti Stati. E spesso contano anche di piú. Ma le fortune troppo concentrate non fanno bene né al mercato né tantomeno alla società. È il momento di intervenire, prima che sia troppo tardi.

I soldi si trasformano in potere e in una concezione liberale della democrazia ad un grande aumento di potere dovrebbe corrispondere un contrappeso altrettanto forte. 
Bisogna trovare un modo attraverso il quale individui che hanno patrimoni più grandi di quelli delle nazioni rispondano ai parlamenti, per evitare rischi per tutte le nostre democrazie. 

Tutti quelli che a parole odiano lo Stato quando lo Stato chiede qualcosa loro, come nel caso delle tasse, sono molto più bendisposti nei confronti dello stesso Stato quando questo fornisce loro degli aiuti di tipo assistenzialistico. 

Il caso più eclatante è quello di Elon Musk che, nel primo trimestre del 2021, produceva 533 milioni di utili, dei quali 518 provenienti da crediti verdi, ossia da un meccanismo premiale che lo Stato americano gli riconosceva, in quanto produttore di auto elettriche. 

Riccardo Staglianò, giornalista de «la Repubblica», ha iniziato la sua carriera come corrispondente da New York per il mensile «Reset», ha poi lavorato al «Corriere della Sera» e oggi scrive inchieste e reportage per «il Venerdì» dall’Italia e dall’estero. Da quasi dieci anni insegna nuovi media alla Terza università di Roma. Nel 2001 ha vinto il Premio Ischia di Giornalismo, sezione giovani. È autore di vari libri sull’impatto di internet sulla società, di Bill Gates. Una biografia non autorizzata (Feltrinelli, 2000), Cattive azioni. Come analisti e banche d’affari hanno creato e fatto sparire il tesoro della new economy (Editori Riuniti, 2002) e L’impero dei falsi (Laterza, 2006) sul traffico di merci contraffatte dalla Cina all’Europa. Del 2009 il testo scritto con Raffaele Oriani Miss Little China. Sudano, piangono, sognano. L'Italia dei cinesi (Chiarelettere). Nel 2012, esce per Chiarelettere un reportage sui movimenti di protesta contro le oligarchie finanziarie che hanno catalizzato l'attenzione dei media sotto la sigla Occupy Wall Street. Per dieci anni ha insegnato Nuovi media alla Terza Università di Roma. Per Einaudi ha pubblicato Al posto tuo. Così web e robot ci stanno rubando il lavoro (2016) e Lavoretti. Cosí la sharing economy ci rende tutti piú poveri (2018).