Luigi Zoja. Il declino del desiderio

Perché il mondo sta rinunciando al sesso

Nel video Luigi Zoja, intervistato nel novembre 2022, parla del suo libro Il declino del desiderio. Perché il mondo sta rinunciando al sesso, pubblicato da Einaudi. 

La vita erotica del XXI secolo incontra nuovi problemi perché deriva da una sottrazione: è quello che sopravvive dell'amore quando è stato privato del mito. 

In Occidente è in atto una tendenza che potrebbe estendersi all'intero mondo globalizzato: l'attività sessuale è in costante diminuzione, specialmente tra i più giovani, mentre è aumentata l'età media del primo rapporto e questo suscita una certa incredulità anche negli psicoanalisti secondo statistiche che ci vengono in particolare dal Regno Unito. Nemmeno l'avvento delle app per incontri ha corretto questa rotta, rivelandosi persino controproducente. 

Sigmund Freud, che è stato il personaggio più influente della prima metà del secolo scorso, non solo per la sessualità, ma in generale per quanto riguarda in generale gli istinti dell’uomo, ha sdoganato l’istinto sessuale. 

Ma oggi, di fronte a tanta libertà conquistata, non si approfitta più della libertà, perché ogni cosa raggiunge la sua soglia di saturazione. Come anche il cibo che ci piace di più, oltre una certa quantità ci nausea, è plausibile che anche la sessualità abbia una soglia di saturazione. 

Il fenomeno del cosiddetto ritiro sociale è iniziato in Giappone da anni, con il nome di hikikomori, ed esso comporta ovviamente anche un ritiro dalla sessualità, oppure un ritorno a modalità tipiche di una società repressiva come la masturbazione. 

Oggi la conoscenza della sessualità non avviene attraverso i corpi ma attraverso le immagini e le immagini pornografiche non sono più preparatorie all’incontro.  
Internet porta ad un riempimento totale degli spazi della comunicazione e anche ad un riempimento della nostra mente, cioè del nostro apparato anche di desideri e di affettività.

In fondo la rete e le attrazioni stimolate attraverso la rete sono impersonali e riguardano migliaia di corpi completamente fungibili, esiste ormai un’abitudine a collegarsi saltando la dimensione di affettività e di calore che dava l’incontro di persona. 

Max Weber parlava del disincantamento del mondo e in effetti molto dell’incanto si è perduto, molte passioni si sono perdute già nel XX secolo ed  oggi siamo dominati dalle comunicazioni fredde e la nostalgia delle passioni si fa sempre più evidente. 

La fluidità di genere e la transessualità sono aumentate moltissimo come si evince dalle statistiche che ci vengono dal Regno Unito. Il dubbio è che il tempo passato nel virtuale, all’inseguimento di figure iconiche perfette, spesso dal senso equivoco, aumenti questa confusione soprattutto nelle persone immature. 


Luigi Zoja, psicoanalista di fama mondiale, è stato presidente dell’Associazione Internazionale di Psicologia Analitica e ha vinto due Gradiva. Con Einaudi ha pubblicato La morte del prossimo (2009), In difesa della psicoanalisi (2013, con S. Argentieri, S. Bolognini e A. Di Ciaccia) e Nella mente di un terrorista. Conversazione con Omar Bellicini (2017).