Marco Lanterna. Giuseppe Prezzolini filosofo

Saper leggere

Nel video Marco Lanterna parla di Giuseppe Prezzolini (Perugia 1882 - Lugano 1982). 

Prezzolini appare oggi necessario a chi coltiva l’autentica filosofia. Sono infatti ancora vitalissimi i suoi libri che svariano con ricchezza di poligrafo dal saggio filosofico all’antologia, dalla curatela dei classici alla lessicografia, dalla bibliografia più esangue alla prosa di memoria più intima. 

Di lui si ricorda perlopiù l’aforista acre e ultimativo del Codice della vita italiana; pure il libro che meglio lo rappresenta è quel Saper leggere che è un bizzarro ma riuscitissimo miscuglio di autobiografia e trattato, di gnoseologia e attività pratica. Solo Prezzolini, forte del suo curricolo anti-curricolare, poteva comporre un libro simile. Lui, che non era nemmeno diplomato, offre infatti una sorta di breviario dell’autodidatta. 

Prezzolini ha il giusto convincimento che nella vita della cultura, la biblioteca è più importante della scuola. Ben prima, e ben meglio di Ivan Illich, egli ha compreso che occorre descolarizzare la società. 


Prezzolini incontra in queste sue idee antiscolastiche anche altri due amici. Il primo è Giovanni Papini (Firenze 1881 - 1956) col quale in gioventù fonda il Leonardo. Papini nel suo Chiudiamo le scuole! offre una superba sponda alle idee di Prezzolini, affermando che “dove un uomo pretende d’insegnare ad altri uomini bisogna chiudere bottega. Si troverà il modo di sapere senza bisogno di sacrificare i più begli anni della vita sulle panche delle semiprigioni governative”.
L’altro amico incontrato da vecchio a Lugano è Anacleto Verrecchia (Vallerotonda, 1926 - Torino, 2012), il quale, in riferimento ai metodi di selezione degli atenei, parlava senza mezzi termini di “camorra universitaria”, aggiungendo: “si giustificano solo le cattedre scientifiche. Le altre si possono abolire tranquillamente a tutto vantaggio della cultura e dell'erario”.

In conclusione, e con vero spirito di servizio, a un giovane amoroso di filosofia indeciso circa il suo futuro, ci sentiamo di dire con Prezzolini - uno dei massimi filosofi non professorali del nostro ‘900 - che non c’è forse maggior segno d’esser poco o nullo filosofo che iscriversi a filosofia. 


Marco Lanterna, Milano 1973, vive tra Milano e Nizza. È pensatore indipendente, estraneo all’accademia. Ha curato volumi di Anacleto Verrecchia (La catastrofe di Nietzsche a Torino; Il mastino del Parnaso; Il cantore filosofo) e di Sossio Giametta (Il mago del Sud; Capricci napoletani). È inoltre traduttore e postillatore di moralisti (Damien Mitton, Vauvenargues, Pierre Nicole, madame Lambert), oltreché critico letterario e pubblicista. La sua filosofia più personale è nel Peisithanatos. Trattato della buona estinzione (2021).