Sossio Giametta. Il panteismo di Spinoza  

La religione del nostro tempo 

Nel video Sossio Giametta parla del panteismo di Baruch Spinoza (Amsterdam 1632 - L'Aia 1677), che definisce la religione del nostro tempo. 

Mi sono occupato recentemente di Spinoza sia per una recensione ad un libro di Emanuele Dattilo La vita che vive, pubblicato da Neri Pozza nel 2022, sia per un’intervista che mi ha fatto il filosofo Giancristiano Desiderio su Il Giornale, sia per una recensione che ho fatto di un libro su Spinoza scritto da Carlo Sini, Spinoza o la buona vita, pubblicato da Jaca Book nel 2022.

Carlo Sini si meraviglia di questo legame che lo ha tenuto costantemente avvinto a Spinoza fino ad oggi ed io ho voluto recensire questo suo libro perché Sini, anche se dichiara di non aver aggiunto cose nuove su Spinoza, fa invece delle osservazioni molto originali e tocca problemi essenziali e profondi. Tutto questo perché Spinoza non è un filosofo come gli altri ma è in realtà l’incarnazione dell’età moderna e per capirlo bisogna trattare dei tre evi che fanno la storia d’Europa, evi o avi, perché tutti noi proveniamo da questi tre evi. 

L’evo antico classico, fondato sul senso della realtà, l’evo cristiano, fondato sulla fede nell’amore di Dio per l’umanità e poi l’evo moderno. In genere si pensa che questi tre evi siano separati tra loro, come se fossero tre laghi, ma in realtà sono lo stesso fiume impetuoso che si riversa da un evo all’altro per via di contrasto e di integrazione. 
Il cristianesimo ha avuto una grandissima forza ed è stato più longevo e potente dello stesso Impero romano, ma dopo il Medioevo, dato che tutte le civiltà hanno un loro ciclo di nascita sviluppo, decadenza e fine, anche il ciclo medievale si è concluso ed è sopravvenuto l’evo moderno con i filosofi della natura del Rinascimento e poi Spinoza, che ha sostituito Dio con la natura.

Spinoza ha fondato quella che è la religione del nostro tempo, il panteismo, edificando un sistema perfetto, di cui si è occupato lo studioso Emanuele Dattilo. 

Lo spirito e la materia sono la stessa cosa anche se noi non riusciamo a concepirli in forma separata. La sostanza è fatta di cose che non hanno una natura eterna, di un eterno divenire, che però non è sostanza, perché la sostanza è eterna con i suoi attributi. 


Sossio Giametta (Frattamaggiore, 1929 - Bruxelles, 2024), è stato un filosofo, traduttore, saggista, critico letterario, scrittore e pubblicista italiano. Laureatosi in Giurisprudenza a Napoli nel 1952, dal 1965 ha lavorato a Bruxelles come funzionario presso il Consiglio dei ministri della Comunità europea. In Italia il suo nome è legato soprattutto a Nietzsche, per aver egli collaborato all’edizione critica Colli-Montinari e per avere, di Nietzsche, tradotto tutte le opere più quattro volumi di frammenti postumi (1884-1889), per Adelphi, Rizzoli, Utet e Biblioteca di Via Senato. A Nietzsche ha anche dedicato una dozzina di saggi e monografie e un’antologia di scritti (La stella danzante, BUR 2000), che ne fanno il suo più profondo e originale interprete.
Oltre a Nietzsche, ha tradotto Spinoza e Schopenhauer – del quale resta il maggior traduttore italiano – Cesare, Goethe, Freud, Hegel, Stirner. Negli ultimi anni ha espresso il suo pensiero filosofico, da lui definito Essenzialismo, in una trilogia pubblicata da Mursia: Il bue squartato e altri macelli. La dolce filosofia (2012), L’oro prezioso dell’essere. Saggi filosofici (2013) e Cortocircuiti (2014). Questa trilogia è stata completata con Grandi problemi risolti in piccoli spazi. Codicillo dell’essenzialismo (Bompiani 2017). Tra le altre pubblicazioni: Nietzsche, il poeta il moralista, il filosofo (Garzanti, 1991), Nietzsche e i suoi interpreti. Oltre il nichilismo (Marsilio, 1995), Commento allo “Zarathustra” (Bruno Mondadori, 1996), Nietzsche. Il pensiero come la dinamite. Da «La gaia scienza» a «Ecce homo» (Bur Rizzoli, 2007), Introduzione a Nietzsche. Opera per opera (Bur Rizzoli, 2009), Eterodossie crociane (Bibliopolis, 2009), Il Dio lontano. Scienza, filosofia, religione, politica (Castelvecchi, 2016), Ritratti di dodici filosofi (Saletta dell'Uva, 2017), Contromano (Book Time, 2019), Saggio sullo Zarathustra (Aragno, 2020), Commento a «Umano, troppo umano» aforisma per aforisma, (Bibliopolis, 2021), Senecione. Forze e debolezze della filosofia (Liberilibri, 2021), La filosofia di Spinoza e il duello con Schopenhauer e Nietzsche (Bollati Boringhieri, 2022), Caleidoscopio filosofico. L'eterno ritorno nel «Nietzsche» di Heidegger e altri saggi (Mimesis, 2022), I pazzi di Dio. Croce, Heidegger, Schopenhauer, Nietzsche e altri (Luni Editrice, 2023). Ha collaborato con il Mattino di Napoli, l’Unità, il Giornale, la Repubblica, il Corriere della Sera, Sette, con le pagine napoletane de la Repubblica e con la Domenica del Sole 24 Ore. Come narratore ha scritto romanzi e racconti.