Il viaggio verso la Luna

Un grande balzo per l'umanità

La corsa alla conquista dello spazio inizia nell’immediato secondo Dopoguerra.
I protagonisti indiscussi sono gli Stati Uniti e l’URSS. In palio non c’è solo il prestigio internazionale. Ci sono motivazioni economiche, strategiche e militari. La tecnologia missilistica USA sembra decisamente più avanzata, anche grazie all’arrivo negli Stati Uniti di alcuni scienziati europei, primo fra tutti Wernher von Braun.
Ex collaboratore del nazismo e principale artefice del programma missilistico che ha portato alla creazione dei missili V2 che colpirono Londra durante il secondo conflitto mondiale, Von Braun si trasferisce negli USA nell’ambito del così detto “Progetto Paperclip”.
Il piano consiste nel reclutare scienziati, per lo più tedeschi, al fine di evitare che le conoscenze scientifiche naziste finiscano in mano ai Sovietici. Negli USA si trasferiscono quasi duemila persone tra scienziati e i loro più stretti familiari. Tutto inutile.
4 ottobre 1957, i sovietici riescono per prima a mandare in orbita un satellite, lo Sputnik. E ancora per primi riescono, due anni dopo, a mandare nello spazio il primo essere vivente: la cagnolina Laika. Nel 1961 c’è il terzo successo dell’Unione Sovietica; i russi inviano in orbita il primo uomo, l’astronauta Jurij Gagarin
Gli Stati Uniti corrono ai ripari.  Il programma Apollo, già iniziato sotto la presidenza Eisenhower ha un nuovo impulso con Kennedy. Il 25 maggio del 1961 il presidente dichiara al Congresso: “…credo che questo paese debba impegnarsi a realizzare l'obiettivo, prima che finisca questo decennio, di far atterrare un uomo sulla Luna e farlo tornare sano e salvo sulla Terra. Non ci sarà in questo periodo nessun progetto spaziale più impressionante per l'umanità, o più importante nell'esplorazione a lungo raggio dello spazio; e nessuno sarà così difficile e costoso da realizzare…” 
Malgrado i proclami, negli anni successivi i Russi continuano a ottenere maggiori successi. Nel 1964 mandano in orbita tre cosmonauti e nel 1965 realizzano la prima attività extraveicolare, cioè la prima passeggiata spaziale. Ma lo sviluppo della ricerca spaziale russa, sta subendo un rallentamento. Due i motivi: per il successore di Krusciov, Breznev, lo spazio non è una priorità; inoltre la morte, nel 1966, del principale scienziato russo Sergej Korolev, capo progettista dei razzi sovietici.
Intanto dall’altra parte dell’oceano, grazie soprattutto a massicci investimenti, gli USA colmano il gap tecnologico con i sovietici. 

Nella notta tra il 20 e il 21 luglio, il Lem tocca il suolo lunare. Armstrong scende dal Lem e tocca per primo la luna. “Un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l’umanità”

Ma la strada verso la luna è ancora lunga e sarà macchiata di sangue.
27 gennaio 1967, durante un test di esercitazione, tre astronauti statunitensi muoiono bruciati nella loro navicella. 
Gli USA non si arrendono e nel 1968, con la missione Apollo 8, sono i primi a lasciare l’orbita terrestre per entrare in quella lunare. E’ un successo enorme.
16 luglio 1969, parte la missione Apollo 11. Una parte del razzo è costituito dal Lem, il modulo lunare che si staccherà per raggiungere la superfice lunare. L’equipaggio è composto dagli astronauti Neil Armstrong, Michael Collins e Buzz Aldrin. Centinaio di paesi seguono in diretta la partenza. Nella notta tra il 20 e il 21 luglio, il Lem tocca il suolo lunare. Armstrong scende dal Lem e tocca per primo la luna. “Un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l’umanità”.
Proponiamo qui una puntata del programma Passato e Presente, che ricostruisce la storia dell'uomo nello spazio, fino alla conquista della luna.