Impressionisti. L'alba della modernità

La mostra al Museo Storico della Fanteria

La mostra Impressionisti. L'alba della modernità, realizzata in occasione dei centocinquanta anni dalla nascita dell’impressionismo intende documentare l’irrompere della straordinaria rivoluzione artistica a Parigi, indagando un arco temporale che va dal 1850 al 1915. 
La mostra allestita presso il Museo Storico della Fanteria, a Roma, è curata da Vincenzo Sanfo in collaborazione con Vittorio Sgarbi. Nel comitato scientifico Gilles Chazal: ex Direttore Musée du Petit Palais, Membre école du Louvre e Maithe Valles-Bled: ex Direttrice Musée de Chartres e Musee Paul Valéry.  

ll progetto espositivo, vuole evidenziare gli importanti cambiamenti della società dell’epoca con l’avvento della grande industrializzazione, la nascita della fotografia, del cinema, dell’elettricità, del telefono e dei primi voli aerei, il tutto esaltato e proposto nelle celebri esposizioni internazionali parigine. Novità, che hanno ovviamente contribuito a cambiare la società e di conseguenza, anche il mondo dell’arte. 

Il percorso propone un nucleo di circa duecento opere, le quali documentano con dipinti, disegni, acquerelli, sculture, ceramiche e incisioni, gli artisti che parteciparono alle otto mostre ufficiali impressioniste e con una particolare attenzione a tutte le tecniche da loro sperimentate e utilizzate.

A queste opere, si accompagnano materiali documentali, quali lettere, fotografie, libri, abiti e oggetti che offrono uno spaccato della società nata e affermatasi durante movimento impressionista.


Henry Somm: Le Chagrin, 1890 ca. Pastello, Collezione privata

Il percorso espositivo, oltre ai maestri di loro riferimento quali David, Guericault, Courbet si sviluppa a partire dagli artisti aderenti al movimento dell’Ecole de Barbizon che furono i germi ispiratori dei giovani Impressionisti, per passare poi ai partecipanti alle otto mostre ufficiali impressioniste a partire da quella storica del 1874 realizzata nello studio del fotografo Nadar che rappresentò l’ingresso ufficiale del movimento nel mondo dell’arte.

Trovano posto nella mostra, le opere dei grandi protagonisti quali Monet, Degas, Manet, Renoir, Cezanne, Gauguin, Pissarro e altri, accanto ai grandi comprimari come Bracquemond, Guillaumin, Forain, Desboutin, Lepic e tutti gli altri artisti che con loro hanno condiviso l’avventura di un nuovo modo di fare arte.
La presenza di alcune figure del post Impressionismo, documenta l’influenza che il movimento ha avuto nel mondo artistico di fine Ottocento, rimarcata dalle presenze di artisti come Toulouse Lautrec, Permeke, Derain, Dufy e Vlaminck tra gli altri.

Foto di copertina: Eugène Boudin, Lavandaie a Etretat, 1890 ca. Olio su tela, Kronos Gallery

Impressionisti. L'alba della modernità
Museo Storico della Fanteria, Roma  30 marzo - 28 luglio 2024