"Arf", di Simona Cornacchia e Anna Russo

Dal 25 gennaio al cinema

Presentato come evento speciale a Sottodiciotto Film Festival di Torino (14 – 18 dicembre 2023) nella sezione dedicata all’Animazione, il lungometraggio Arf scritto da Anna Russo, diretto da Anna Russo e Simona Cornacchia, esce al cinema il 25 gennaio, in occasione della Settimana della Memoria (27 Gennaio).



Con la musica di Tony Canto prodotta da Cam Sugar, il film è un dramedy che ci trasporta nel bel mezzo di una guerra ispirata alla Seconda guerra mondiale dove un Mowgli del XX secolo, salvato e allevato da una cagnolina, trova il coraggio per sfidare nientedimeno che il Dittatore in persona.

La particolarità del progetto, girato in 2D, sta nell’idea di parlare di temi come il razzismo, i campi di concentramento, la separazione, la diversità, ma soprattutto la sofferenza dei bambini durante tutte le guerre. Tutto sarà però visto e raccontato da un’angolazione assolutamente anomala: gli occhi di un cane.

I titoli di coda scorrono su una canzone scritta da Tony Canto e Simone Cristicchi e interpretata dal cantautore.

ARF è un bambino, ma non sa parlare, abbaia. Però ha un ottimo fiuto e un carattere adorabile. Nato in un paese in guerra, Arf è stato salvato da Bianca, una cagna che lo ha cresciuto nel branco di randagi che vive su una collina ai margini della città. Ma la guerra giunge anche in quel luogo magico, il branco viene disperso in una retata e Arf viene portato in un campo di prigionia insieme ad altri bambini. Ma Arf non conosce la cattiveria degli esseri umani e anche in quel luogo triste, trova amici e continua a sorridere. La serenità del bambino che sa soltanto abbaiare, fa infuriare però il nevrastenico comandante del campo, che condanna Arf ad essere sbranato dai dobermann guardiani del campo. L’ufficiale non immagina che i cani decidano invece di difendere il cucciolo e scatenino un ammutinamento proprio nel giorno in cui il Dittatore viene in visita per tenere un discorso alla nazione. Anche lui dovrà vedersela con Arf, che si intrufola dal barbiere che sta preparando il Dittatore per il discorso e provoca il taglio dei baffi per cui il Dittatore è famoso. Quando il tiranno sale sul palco, le sue guardie non lo riconoscono più. Senza i suoi baffi, il terribile Dittatore diventa un uomo qualunque...Nella confusione, Arf è raggiunto da mamma Bianca, che grazie al fiuto lo ha ritrovato. Insieme a lei, riesce a far uscire dal campo tutti i piccoli prigionieri e fugge insieme a loro verso la collina dove è cresciuto e dove li aspettano la felicità e la pace.



Il progetto si inserisce a pieno titolo nelle iniziative che vengono organizzate ogni anno per il 27 gennaio, Giorno della Memoria.