Il cinema di Anselmo Ballester

Il cinema di Anselmo Ballester

Nasce l'Archivio dedicato all'illustratore italiano

Il cinema di Anselmo Ballester
A distanza di cinquant’anni dalla scomparsa di Anselmo Ballester, artista e cartellonista cinematografico (1897 - 1974), è iniziato ufficialmente un percorso di tutela, valorizzazione e promozione dell'eredità artistica di un pioniere dell'illustrazione per il cinema, con la creazione di un Archivio a lui dedicato.

D’ora in poi gli studiosi, i collezionisti, gli appassionati e amanti di cinema, sapranno dove e a chi rivolgersi per consultare il tesoro di opere del pittore che inaugurò e fondò il cartellonismo cinematografico, con grande arricchimento per la storia del cinema, della grafica e soprattutto delle stesse arti pittoriche del ‘900.
I nipoti di Anselmo Ballester

Schizzi, bozzetti, locandine e manifesti dallo stile inconfondibile, la vasta produzione di Ballester si concentra soprattutto sul cinema con la realizzazione di alcuni dei manifesti più belli della storia del grande schermo: da Tempi moderni (1936) di Charlie Chaplin a Ombre Rosse (1939) di John Ford, da La signora di Shangai (1947) di Orson Welles a Gilda (1946) di Charles Vidor a Fronte del porto (1954) di Elia Kazan. Manifesti che, insieme, sono l'emanazione del film e opere d'arte autonome, capaci di comunicare allo spettatore il senso della trama cinematografica a livello emozionale, creando nel contempo attesa e ricordo.

Ad occuparsi in prima persona dell'Archivio sarà Luca Siano, fondatore dell’Archivio Sandro Simeoni ed esperto di cartellonismo cinematografico, che per la filiera creativa ha curato le mostre permanenti “Vancini Manifesto”, “80 Ossessione. Viaggio nel cinema ferrarese” e “Manifesti da salvare”, allestimento temporaneo realizzato durante le Giornate degli Autori al festival del cinema di Venezia.

Ballester fu un pittore sopraffino, un autore formidabile che riuscì a valorizzare ogni singolo titolo con la sua maestria. Era dotato di uno stile unico, inconfondibile, e tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del secolo scorso realizzò centinaia di opere.
Luca Siano   

Il lavoro di raccolta, catalogazione e digitalizzazione delle opere di Ballester sarà realizzato dall'associazione di Stefano Muroni Ferrara La Citta del Cinema che ha siglato un accordo di collaborazione quinquennale con gli eredi di Ballester, la famiglia Procesi-Ballester che ha custodito e conservato negli anni il prezioso patrimonio di nonno Anselmo.

In copertina (da sinistra): Stefano Muroni, i nipoti di Anselmo Ballester e Luca Siano.


Stefano Muroni e Luca Siano con il "bozzetto" del film di Fernandel "La corrida dei mariti" (1955) di Anselmo Ballester