Matteo B.Bianchi, La vita di chi resta

Uno tsunami di dolore

Un romanzo che racconta il dolore di chi sopravvive al suicidio di una persona amata: La vita di chi resta di Matteo B. Bianchi (Mondadori) è un’immersione in quel dolore a distanza di più di vent’anni dal fatto. Lo scrittore ricostruisce frammenti della propria storia d'amore con S. fino alla sua fine, avvenuta tre mesi prima che questo si suicidasse in casa sua. Descrive i propri tentativi di ricominciare a vivere: gli incontri con una psicoterapeuta, una pranoterapeuta, una veggente che non portano alcun conforto. Un dolore che è come un neon sempre acceso non si supera, si impara a conviverci. “Avrei voluto leggere un libro come questo” scrive Matteo B.Bianchi, rievocando la ricerca di parole con cui confrontarsi e la sua narrazione è ricca di riferimenti a racconti e romanzi intorno al lutto: la fede nella letteratura è uno dei puntelli di questa scrittura lucida e potente.

Nessuno sa cosa sto provando, nessuno riesce a comprendere mie sensazioni, il buco nero nel quale sono precipitato. Mi danno consigli dall'alto, ma io sto in un altro luogo. Come offrire un bicchiere d'acqua a un uomo in fiamme e meravigliarsi che lo rifiuti. Del vostro bicchiere d'acqua non so che farmene. Non lo vedete che sto bruciando? Che un palliativo è patetico e inutile? Lasciatemi bruciare. Fatemi il favore. 


Matteo B. Bianchi ha pubblicato i romanzi Generations of love, Fermati tanto così, Esperimenti di felicità provvisoria (Baldini & Castoldi), Apocalisse a domicilio (Marsilio), Maria accanto (Fandango) e la biografia Yoko Ono. Dichiarazioni d’amore per una donna circondata d’odio (Add). Ha scritto programmi per la radio e la tv. Ha fondato e dirige la rivista di narrativa indipendente “‘tina”. Per Storielibere.fm conduce il podcast letterario “Copertina”. È il direttore editoriale di Accento edizioni.