Benedetto Saraceno, I segreti di tutti

Le sorprese della quotidianità

Un uomo metodico, sentendosi orfano di veri sentimenti, decide di farla finita e, abituato a fare tutto presto e bene, apre la finestra e si butta già di sotto; una coppia in viaggio di nozze in costiera amalfitana ha l'impressione di essere seguita da fantomatici rapinatori e muore in macchina fuggendo da nemici inesistenti; uno scapolone sposa una sua allieva e rovina la vita a sé e alla madre a cui era molto legato; un approfittatore è sicuro di essersi sistemato avendo messo incinta la figlia di un bancario e il giorno del matrimonio viene scaricato e non in senso figurato: la raccolta di racconti di Benedetto Saraceno, I segreti di tutti, pubblicata da Marcos y Marcos racconta momenti di svolta nella vita di persone normali, dovute a scelte improvvise o ai casi della vita. Da una parte il tentativo dell’uomo di governare la realtà, dall’altra la sua imprevedibilità. Con uno sguardo particolare alla sofferenza dei bambini, che sentono il dolore del mondo e non hanno i mezzi per opporgli resistenza.

Francesco ora stava bene perché i fuochi erano belli e la mano del fratello poggiava tiepida sul collo. E allora, proprio mentre trascorreva quella felicità, sentì anche un dolore nel petto, come una puntura dolce ma acuta. Sentiva che era solo, che tutto era incerto e minaccioso. Sentiva su di sé e dentro di sé il dolore del mondo intero, quel dolore universale che solo i bambini, a volte, devono e sanno sopportare. Soli e schiacciati dal dolore universale. Francesco sentiva che quella solitudine e quel dolore non sarebbero mai scomparsi e lo avrebbero sempre accompagnato. Fino alla fine dei suoi giorni.


Benedetto Saraceno è nato a Genova nel 1948. Psichiatra ed esperto di sanità pubblica, ha lavorato a Trieste sotto la direzione di Franco Basaglia e Franco Rotelli, e a Milano come responsabile della Comunità per pazienti psicotici gravi prevista dalla legge Basaglia. Nel 1990 è diventato direttore del Laboratorio di epidemiologia e psichiatria sociale presso l’Istituto Mario Negri. È stato uno dei leader del movimento di Psichiatria antistituzionale e ha lavorato per molti anni in America latina, dove ha promosso modelli comunitari di assistenza psichiatrica ispirati alla difesa dei diritti umani dei pazienti. Dal 1999 al 2010 ha diretto il Dipartimento di salute mentale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità a Ginevra. Vive in Francia.