Sara Rattaro, Io sono Marie Curie

L'amore per la scienza, il coraggio, la tenacia

Il 19 aprile 1906 Pierre Curie muore investito da un carro. Marie lo ha conosciuto nel 1894 quando a Parigi era in cerca di un laboratorio in cui fare esperimenti per la sua seconda laurea. Tra i due giovani votati alla scienza è stato amore a prima vista. Marie è originaria di Varsavia e ha studiato grazie al sostegno del padre che le ha fatto seguire, insieme alla sorella, corsi clandestini (le leggi russe vietavano l'università alle ragazze).  Marie e Pierre hanno due figlie, Irène, nata nel 1987, e Eve nel 1904 e Marie divide il suo primo premio Nobel con il marito e un altro scienziato, Henri Becquerel, solo perché il mondo non è pronto ad attribuire a una donna una scoperta così importante come quella della radioattività. Dopo la morte dell'amatissimo Pierre, Marie passa un periodo stordita dal dolore, poi capisce che deve occuparsi delle figlie e portare avanti le sue ricerche; torna in laboratorio e accetta la cattedra alla Sorbona che era stata del marito. Nel libro di Sara Rattaro, Io sono Marie Curie (Sperling & Kupfer) si raccontano da una parte la tenacia della scienziata, dall'altra i suoi amori. Dopo quello per Pierre c’è la travagliata relazione con l’allievo di lui, Paul Langevin,che ha quattro figli e una moglie disposta a tutto pur di tenerselo. Marie, che è innamorata di Paul, si trova ad affrontare un'orribile campagna stampa, oltre che violenti attacchi fisici contro la sua persona. Il libro si chiude con la protagonista che si reca a Stoccolma per ricevere il secondo Nobel in compagnia delle figlie e della sorella. Rattaro offre un ritratto appassionato di Marie Curie, del suo spirito impavido, della sua genialità e modernità.

Io sono Marie Curie e io ho scoperto la radioattività! Questa è la mia scienza e questa sono io.

Sara Rattaro è nata a Genova. Laureata in Biologia e in Scienze della Comunicazione, è autrice di numerosi romanzi: Sulla sedia sbagliata, Un uso qualunque di te, Non volare via (Premio Città di Rieti 2014), Niente è come te (Premio Bancarella 2015), Splendi più che puoi (Premio Rapallo Carige 2016), L'amore addosso (Premio Letteraria 2018), Uomini che restano (Premio Cimitile 2018), Andiamo a vedere il giorno, La giusta distanza, Una felicità semplice. È stata testimonial del progetto Q.I. Quoziente di ispirazione - promosso da Audi in occasione di Bookcity 2020 per celebrare la creatività femminile - firmando due racconti che compongono l'omonima raccolta. Docente di Scrittura creativa presso l'Università degli studi di Genova, dirige la collana di narrativa italiana di Morellini Editore e la scuola di scrittura «La fabbrica delle storie» ed è anche autrice di romanzi per ragazzi, editi da Mondadori.