Igor Stravinsky, "Le sacre du printemps"

Invito all'ascolto con Ernesto Schiavi e Andrea Corsi

Formatosi alla scuola di Rimski-Korsakov, curioso delle evoluzioni della musica nell'Europa occidentale, Stravinsky sentì profondamente i portati della tradizione russa, e li inserì in una tecnica e in una sensibilità che tenevano in dovuto conto anche i recenti sviluppi della musica francese (impressionismo) e tedesca (post-romanticismo). Tuttavia la sua formazione fu sostanzialmente slava, radicata nella cultura e nel pensiero russo, di cui il  musicista colse con vera genialità il lato mitico-preistorico calandolo nella musica. Infatti, dopo un primo periodo di opere ancora influenzate da Rimski-Korsakov e dai romantici, si impose ben presto, con' L’uccello di fuoco', come un musicista che sapeva rivivere con sensibilità moderna i miti dell’antichità russa. Con 'Petruška' e 'La sagra della primavera' approfondì questo mondo, che seppe esprimere con accenti sconvolgenti e rivoluzionari: i ritmi acidi insistiti, le stratificazioni politonali, lo strumentale sardonico, l'inesorabilità di certe pagine, fecero di lui il compositore del giorno, e 'La Sagra della primavera' resta un'opera veramente fondamentale nella storia della musica del nostro secolo
Giacomo Manzoni

Nella prima parte di questo episodio della serie Invito all’ascolto, Ernesto Schiavi, Direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, racconta genesi e peculiarità di Le sacre du printemps di Igor Stravinsky (1882 - 1971), introducendoci al suo ascolto.

Nella seconda parte, Andrea Corsi, primo fagotto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, esegue e spiega il solo del proprio strumento nell’incipit del I movimento.

Ernesto Schiavi si è diplomato in violino al Conservatorio di Piacenza nel 1970 per entrare l’anno successivo nell’Orchestra del Teatro alla Scala, dove è rimasto fino al 2006. Dal 1979 al 1990 è stato docente di violino presso il Conservatorio di Piacenza. Ha fondato nel 1982, insieme a Claudio Abbado e ad altri musicisti, la Filarmonica della Scala, di cui è stato consigliere d’amministrazione fin dall’atto costitutivo e vicepresidente dal 1988 al 2000. Ha collaborato con direttori quali Riccardo Muti, Carlo Maria Giulini, Leonard Bernstein, Wolfgang Sawallisch, Georges Prêtre, Lorin Maazel, Myung-Whun Chung, Valery Gergiev, Seiji Ozawa, Fabio Luisi. Nel 1996, con il contributo del Fondo Sociale Europeo, ha fondato l’Accademia della Filarmonica della Scala. Dal 2001 al 2004, è stato direttore artistico dell’orchestra del Teatro Regio di Parma e ha steso il progetto dei Filarmonici del San Carlo di Napoli.

Come Direttore artistico della Filarmonica della Scala ha instaurato un fecondo rapporto con Daniel Barenboim, e sviluppato la collaborazione con Riccardo Chailly, Gustavo Dudamel, Daniele Gatti e Daniel Harding, rilanciando la presenza internazionale e l’attività discografica dell’orchestra. In particolare, nel 2007, con la direzione di Riccardo Chailly, ha organizzato il primo tour sinfonico della Scala negli Stati Uniti, dopo quello di Toscanini nel 1921. Negli ultimi anni, si è reso promotore di una svolta in campo sociale e nel rapporto della Filarmonica della Scala con la città di Milano attraverso l’ideazione delle iniziative Open Filarmonica: dal 2009 il progetto Prove Aperte a favore delle associazioni non-profit permette di raccogliere fondi per il sociale, dal 2010 il progetto didattico per bambini Sound, Music! coinvolge ogni anno oltre mille studenti della scuola primaria. 

Dal novembre del 2016 è Direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.

Andrea Corsi si è diplomato giovanissimo presso il Conservatorio di Musica di Santa Cecilia di Roma. Si è poi perfezionato con i più grandi solisti del suo strumento nel mondo. A soli tredici anni, entra a far parte dell’Orchestra Giovanile Italiana, a Fiesole, e vince borse di studio, audizioni e concorsi nazionali. A diciotto anni, è primo fagotto stabile al Teatro Massimo di Palermo. Dal 1990, ha ricoperto lo stesso ruolo nell’Orchestra Sinfonica della Rai di Roma, posto che tuttora occupa nell’Orchestra Sinfonica Nazionale della stessa azienda. Ha collaborato con le più importanti orchestre italiane; è stato membro dei Solisti dell’Accademia Filarmonica Romana, ensemble strumentale diretto da Giuseppe Sinopoli. Ha insegnato in vari conservatori italiani, tra cui quello romano di Santa Cecilia. È stato invitato a far parte di giurie di concorsi nazionali e internazionali per il suo strumento.