Richard Strauss, "Ein Heldenleben", poema sinfonico op. 40

Invito all'ascolto con Ernesto Schiavi e Roberto Ranfaldi

Richard Strauss entrò presto in dimestichezza col genere sinfonico: associato a Hans von Bülow nella direzione dell'orchestra di Meiningen quando aveva appena ventidue anni, compose, in poco più di un decennio, il grande nucleo della sua produzione strumentale, costituito dai suoi più famosi poemi sinfonici. Con lui, prima che con Mahler e Schönberg, giunge all'esaltazione suprema del timbro, e all'espansione della forma (dettata da suggestioni esterne ai principi classici di autonomia), il pensiero sinfonico avviato da Weber e Berlioz e sviluppato quindi da Liszt e Wagner. Se però supera ampiamente il cromatismo di Wagner e pratica spesso effetti politonali, Strauss conferma ancora, e in contesti di grande impeto espressivo, la sua piena adesione al sistema tonale.
Piero Santi

Nella prima parte di questo episodio della serie Invito all’ascolto, Ernesto Schiavi, Direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, racconta genesi e peculiarità del poema sinfonico Ein Heldenleben di Richard Strauss, introducendoci al suo ascolto.

Nella seconda parte, Roberto Ranfaldi, violino di spalla dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, esegue e spiega il solo del proprio strumento nel poema sinfonico.

Ernesto Schiavi si è diplomato in violino al Conservatorio di Piacenza nel 1970 per entrare l’anno successivo nell’Orchestra del Teatro alla Scala, dove è rimasto fino al 2006. Dal 1979 al 1990, è stato docente di violino presso il Conservatorio di Piacenza. Ha fondato nel 1982, insieme a Claudio Abbado e ad altri musicisti, la Filarmonica della Scala, di cui è stato consigliere d’amministrazione fin dall’atto costitutivo e vicepresidente dal 1988 al 2000. Ha collaborato con direttori quali Riccardo Muti, Carlo Maria Giulini, Leonard Bernstein, Wolfgang Sawallisch, Georges Prêtre, Lorin Maazel, Myung-Whun Chung, Valery Gergiev, Seiji Ozawa, Fabio Luisi. Nel 1996, con il contributo del Fondo Sociale Europeo, ha fondato l’Accademia della Filarmonica della Scala. Dal 2001 al 2004, è stato direttore artistico dell’orchestra del Teatro Regio di Parma e ha steso il progetto dei Filarmonici del San Carlo di Napoli.

Come Direttore artistico della Filarmonica della Scala ha instaurato un fecondo rapporto con Daniel Barenboim, e sviluppato la collaborazione con Riccardo Chailly, Gustavo Dudamel, Daniele Gatti e Daniel Harding, rilanciando la presenza internazionale e l’attività discografica dell’orchestra. In particolare, nel 2007, con la direzione di Riccardo Chailly, ha organizzato il primo tour sinfonico della Scala negli Stati Uniti, dopo quello di Toscanini nel 1921. Negli ultimi anni, si è reso promotore di una svolta in campo sociale e nel rapporto della Filarmonica della Scala con la città di Milano attraverso l’ideazione delle iniziative Open Filarmonica: dal 2009 il progetto Prove Aperte a favore delle associazioni non-profit permette di raccogliere fondi per il sociale, dal 2010 il progetto didattico per bambini Sound, Music! coinvolge ogni anno oltre mille studenti della scuola primaria. 
Dal novembre del 2016 è Direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.

Roberto Ranfaldi si è diplomato in violino al Conservatorio “Antonio Vivaldi” di Alessandria nel 1984. Ha approfondito gli studi presso il Conservatorio Superiore di Musica di Ginevra col maestro Corrado Romano e ha partecipato a numerose masterclass. Tra le più rappresentative, quelle negli U.S.A. con E. Rosenblyth (1982) e, in seguito, con Leon Spierer, allora primo violino dei Berliner Philharmoniker. Nel 1989, entra a far parte dell'Orchestra Sinfonica di Torino della RAI; dal 1995 è violino di spalla dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Ha suonato sotto la direzione di alcuni fra i più grandi direttori contemporanei, compiendo numerose tournèe in Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Spagna, Stati Uniti e Svizzera. È stato invitato a collaborare come violino di spalla dall’Orchestra del Teatro alla Scala, dall'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dall'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e da altre prestigiose istituzioni. Svolge attività didattica presso l'Accademia Internazionale "Lorenzo Perosi" di Biella e, spesso, è invitato a far parte di giurie di concorsi nazionali e internazionali.