Il 5 agosto 2020, un mese prima di compiere 97 anni, si è spento Sergio Zavoli, maestro del giornalismo televisivo d'inchiesta. Indro Montanelli lo aveva definito "il principe" perché, oltre ad essere un grande professionista, era un esempio di signorilità. Era nato a Ravenna il 21 settembre 1923 e aveva fatto il suo debutto alla Rai nel 1947 come cronista radiofonico. Nel 1968 era passato in televisione, ideando e realizzando programmi di grande successo come Processo alla tappa, TV7, AZ - Un fatto come e perché, Controcampo. L’anno successivo già firmava il Telegiornale come vicedirettore e poi ancora direttore del Gr1 (1976) e presidente della Rai (1980-86). Tra i programmi televisivi più recenti: Viaggio nel sud (1992); Nostra padrona televisione (1994); Credere, non credere (1995).
Zavoli è stato anche direttore del Mattino di Napoli (1993-94) e ha firmato come opinionista per varie riviste come Oggi, Epoca, Jesus. Senatore dal 2001 al 2018, nel 2009 è stato eletto presidente della commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai. Scrittore, saggista e poeta, tra i suoi saggi di maggior successo ricordiamo Viaggio intorno all’uomo (1969), Nascita di una dittatura (1973), La notte della Repubblica (1992), ispirati a sue trasmissioni televisive di successo. E ancora: Dieci anni della nostra vita: 1935-1945 (1960); Altri vent’anni della nostra vita: 1945-65 (1965); Figli del labirinto (1974); Socialista di Dio (1981); Romanza (1987); Di questo passo (1993); Un cauto guardare (1995); Dossier cancro (1999); Il dolore inutile (2002); Diario di un cronista (2002); La questione: eclissi di Dio e della storia (2007).
E' del 2011 il libro autobiografico Il ragazzo che io fui.
Rai Cultura presenta questo speciale a lui interamente dedicato, riproponendo alcune inchieste, interviste e programmi realizzati nel corso della sua lunga carriera.