Walt Disney

Il produttore dei sogni

Un giovane disegnatore a Kansas City negli anni Venti, lavora per una piccola società e intanto sogna di realizzare cartoni animati. Ancora non sa di essere destinato a diventare il maggior produttore di fumetti, cartoni animati e film per bambini, creando un marchio ancora oggi tra i più famosi in tutto il mondo. Walter Elias Disney, per tutti Walt Disney, nasce a Chicago, nel 1905 e cresce in una fattoria del Missouri. Un’infanzia non facile, quarto di cinque fratelli, contribuisce alla vita familiare aiutando il padre, prima nel lavoro nei campi e poi, dopo il trasferimento a Kansas City, nella consegna di giornali. Già a sette anni vende i suoi schizzi ai vicini, mostrando doti fuori dal comune. La svolta a diciotto anni, quando si trasferisce ad Hollywood con il fratello Roy, in cerca di fortuna. In pochi anni riesce a raggiungere il successo con la realizzazione di serie di fumetti, Alice in cartoonland, Oswald in the lucky rabbit e soprattutto con la serie di storie dedicate a Mickey Mouse, con la quale realizza poi tra mille difficoltà il primo cartone animato sonoro, nel 1928. Nel 1929 crea la Walt Disney Entreprises, per gestire l’uso delle proprie creazioni su prodotti derivati. Da qui in poi si susseguono nuove produzioni, come il primo cartone animato a colori, il cortometraggio Flowers and trees, fino al 1937, quando realizza il primo lungometraggio d’animazione Snow White and the seven dwarfs, conosciuto in Italia come Biancaneve e i sette nani, a cui segue nel 1940 Pinocchio.

Nel 1929 crea la Walt Disney Entreprises, per gestire l’uso delle proprie creazioni su prodotti derivati

Walt Disney, personaggio molto amato, simbolo americano del self made, di chi realizza i propri sogni da solo, ma anche figura interessante da un punto di vista storico. Nei primi anni Quaranta, con l’ingresso in guerra degli Stati Uniti, in collaborazione con il Governo, produce cortometraggi istruttivi per i militari chiamati al fronte, i cosiddetti war insignia. Questi vengono poi disegnati anche per alcuni degli Alleati: Gran Bretagna, Canada, Nuova Zelanda. Nel corso del tempo realizza poi cortometraggi di propaganda bellica anti nazista, come Donald Duck in Nutziland, che vince un Oscar nel 1944. Il suo più grande sogno si realizza però il 17 luglio 1955, con l’inaugurazione di Disneyland, il primo parco di divertimenti tematico mai aperto al mondo, per il quale lavora in prima persona alla progettazione. Un’operazione da 17 milioni di dollari, una zona di 1,5 chilometri quadrati, distanti circa 30 chilometri da Los Angeles, suddivisi in cinque differenti settori tematici. “Qui gli adulti rivivranno i loro più teneri ricordi del passato e i più giovani potranno assaporare le sfide e le promesse del futuro. Disneyland è dedicato agli ideali, ai sogni e alle realtà che hanno fondato l’America, nella speranza che ognuno ne tragga forza, gioia e ispirazione”, così descrive il parco lo stesso Walt Disney, durante il discorso di inaugurazione. Muore undici anni dopo, nel 1966, lasciando un impero che ad oggi vale 150 miliardi di dollari, ma soprattutto regalando a milioni di bambini la possibilità di sognare con le sue storie e i suoi personaggi, eterni nel tempo.
Proponiamo qui una breve e unica nel suo genere, intervista realizzata dal giornalista Rai Ruggero Orlando a Walt Disney e Sofia Loren, nel 1966. In occasione della consegna dei premi annuali da parte dell'Associazione nazionale degli esercenti americani. Walt Disney si cimenta con l'italiano, davanti ad una divertita Loren, buona visione!