Maria Montessori

Maestra di vita

Nel 1870 i bersaglieri guidati dal generale Raffaela Cadorna conquistano Roma, mettendo fine al potere temporale del Papa e annettendo la futura capitale al Regno d'Italia. Nel frattempo a Chiaravalle, in provincia di Ancona, nasce Maria Tecla Artemisia Montessori, destinata a diventare un punto di riferimento nel mondo della scuola e dell'educazione dei bambini. A ventisei anni, nel 1896, si laurea fra le prime donne in Italia in medicina, presso l'università La Sapienza di Roma. Decide di specializzarsi in neuropsichiatria infantile, mostrando grande interesse per il mondo dei bambini in difficoltà e visitando assiduamente i quartieri più disagiati di Roma. Il ministro della pubblica istruzione Guido Baccelli, nel 1896 incarica la Montessori di organizzare un corso di psichiatria per le maestre italiane e inizia così il suo persorso nel mondo dell'educazione e della scuola. Da questa prima iniziativa nasce la scuola ortofrenica di Roma, che la stessa Montessori dirige per due anni. In seguito la decisione più importante della sua vita: decide di applicare il suo metodo educativo anche al mondo dei più piccoli. "Se v'è per l'umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perchè in lui si costruisce l'uomo" Inaugura nel 1907 la prima Casa dei bambini a Roma, nel quartiere San Lorenzo e nel 1909 pubblica Il metodo della pedagogia scientifica applicata all'educazione infantiletesto attraverso cui espone le sue teorie pedagogiche.

Si tratta di un sistema educativo ad oggi praticato in circa sessantacinquemila istituti di tutto il mondo. La scuola viene considerata la casa dei bambini in cui essi stessi possano svolgere liberamente e spontaneamente le proprie attività. La maestra assiste e non insegna ai propri alunni, che in autonomia si esercitano utilizzando un materiale didattico specifico, a cui il metodo affida un'estrema importanza.

Secondo Maria Montessori la vera salute sta "nella liberazione dell'anima". Il suo metodo educativo segue l'educazione dei bambini dalla nascita fino all'età adulta. Sono evidenziati quattro periodi di sviluppo. Il primo compreso tra i 2 e i 6 anni di vita di un bambino ha come principali obiettivi l'esercizio dei sensi e l'educazione alla vita pratica. Il secondo periodo di sviluppo compreso tra i 7 e i 12 anni prevede il passaggio dal piano sensoriale a quello astratto, iniziano studi mirati come quello dell'acqua, della chimica, della storia, delle religioni del mondo, della cultura artistica e musicale. Con il terzo periodo dai 12 ai 18 anni, avviene il passaggio da bambino a uomo e soprattutto membro della società. Nel quarto e ultimo periodo, il metodo montessoriano evidenzia la necessità di incoraggiare il giovane adulto all’autonomia, alla cooperazione e alla conquista dell’indipendenza economica. Negli anni Venti, in pieno fascismo, il metodo della Montessori dilaga. Nel 1924 nasce l'Opera nazionale Montessori, due anni dopo, nel 1926, viene organizzato il primo corso di formazione nazionale per gli insegnanti per utilizzare il metodo, che si diffonde sempre di più. Nel 1931 si tiene a Roma il primo Congresso internazionale di studi montessoriani, che è anticipato nel 1929 dall'istituzione dell'Associazione Montessori Internazionale.  Questo temporaneo successo non le impedisce di essere colpita anche lei dal Regime: nel 1934 vengono chiuse tutte le scuole che insegnano secondo il suo metodo presenti in Italia e in Germania e la stessa Montessori è costretta ad emigrare. Si trasferisce prima a Barcellona, spostandosi poi in Gran Bretagna, in Olanda e addirittura in India. Farà ritorno in Italia solo dopo la fine della guerra e per pochi anni, nel 1946, per poi però trasferirsi in Olanda, dove morirà nel 1952. Il figlio Mario, così riassume il lavoro svolto per una vita dalla madre:

"Nella concezione di Maria Montessori, l'educazione non è un episodio della vita: essa dovrebbe cominciare con la nascita e durare così a lungo come la vita stessa. L’educazione è concepita da lei non soltanto come una “trasmissione di cultura”, ma piuttosto come un aiuto alla vita in tutte le sue espressioni".

Riproponiamo qui una puntata del programma Passato e Presente a lei interamente dedicata.