SIE7E una web serie che spazia tra le arti

Ideata e diretta da Instabili Vaganti e promossa dall'Istituto Italiano di Cultura di Madrid

Nell'ambito del progetto #iicenlinea dell'Istituto Italiano di Cultura di Madrid pensato per il web e con al centro la collaborazione e la connessione tra artisti italiani e spagnoli, l’IIC Madrid e la compagnia Instabili Vaganti, in collaborazione con Cross Border Project e il Teatro de La Abadía, hanno creato la webserie SIE7E.

Il progetto esplora in sette episodi i confini tra le Arti e coinvolge nella ricerca artisti spagnoli di diverse discipline, adottando un linguaggio transmediale che combina teatro, arti visive e audiovisive.

Ogni opera video vedrà coinvolti differenti artisti tra attori, danzatori, musicisti, poeti, scrittori, artisti visivi, fotografi e video maker sia italiani che spagnoli, a seconda delle Arti esplorate: Teatro, Danza, Cinema e Arti Visive in generale, incluse le arti digitali, la video arte e il fumetto, Musica, Letteratura e Poesia, Fotografia, Architettura.

Il fine è quello di svelare il potere salvifico delle arti e la loro intrinseca funzione catartica, esaltandone la costante ricerca di bellezza e la capacità di generare un universo poetico, specialmente nei periodi storici più difficili.
 

Un inno vitale contagioso comune alle diverse discipline e capace di trascendere le differenze di lingua, razza, religione, genere e di creare un linguaggio universale emotivo comune.


 

In questo episodio, il quarto dopo l’Architettura, la Danza e le Arti Visive, la Compagnia Instabili Vaganti - formata dalla regista Anna Dora Dorno, dal performer Nicola Pianzola e dal musicista e compositore Riccardo Nanni - indaga l’arte della Scultura attraverso una collaborazione a distanza con il regista, attore e drammaturgo spagnolo Jordi Pérez - già coinvolto nel progetto multidisciplinare Beyond Borders - che qui firma i testi e si cala nel ruolo di voce narrante. Il percorso drammaturgico vede, in questo episodio, il corpo umano quale strumento che si offre alla narrazione, in un continuo rimando tra la fisicità del performer Nicola Pianzola e la plasticità delle opere scultoree - mimesi dell’uomo - qui sottolineata dal sapiente utilizzo in scena di luci monocrome direzionate.

 

Grazie al supporto del Comune di Bologna e dell’Istituzione Bologna Musei, gli Instabili Vaganti scelgono, come location del quarto episodio, la Gipsoteca del Museo Civico Archeologico di Bologna che ha sede nello storico Palazzo Galvani sin dal 1881, anno della sua inaugurazione. Il museo ospita più di 200.000 opere e si colloca tra le più importanti raccolte archeologiche italiane.

 

Fino al 20 maggio, ogni due settimane, gli episodi di SIE7E verranno pubblicati sul sito e sui canali social della compagnia Instabili Vaganti, dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid e del Teatro de La Abadia e nella sezione web #Teatroconfinado.