Nel tempo che ci resta

L'omaggio di César Brie a Falcone e Borsellino

Un cantiere abbandonato a Villagrazia, il luogo dal quale partì Paolo Borsellino per andare incontro alla morte. In questo cantiere un uomo fa rotolare per terra delle arance.
 Tra le lamiere appaiono quattro figure che il profumo delle arance ha tolto dalle ombre. Si chiedono dove sono, quale è la terra in cui si trovano. Si riconoscono.
 Sono le anime di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e Agnese Piraino Leto. L’uomo che ha lanciato le arance si presenta: è Tommaso Buscetta, il pentito di mafia.

Le anime delle due coppie e del pentito si raccontano in questo cantiere abbandonato. Ricordano, denunciano, si interrogano, in un amaro viaggio.
attraverso quello che è successo prima e dopo la loro morte.

La lotta alla mafia, le vittime, i tradimenti, i pensieri, le vicende personali e pubbliche, la trattativa, l’isolamento, le menzogne, il senso di dovere e l’amore si intrecciano in questa ricostruzione di ciò che è accaduto e di ciò che continuerà ad accadere.

 

5 MAGGIO, TAE TEATRO TREVIGLIO (BG)

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