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Verso un museo delle pure forme

La realtà aumentata al servizio dei Beni Culturali

Copie digitali di sculture, visibili in ambienti tridimensionali e percepibili per mezzo di sistemi di interfaccia robotica, anche attraverso il senso del tatto. È il Museo delle pure forme, uno dei progetti ideati dall’Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione (TeCIP) della Scuola Sant’Anna di Pisa, applicati in alcune istituzioni italiane ed europee. 

Tramite sistemi di realtà aumentata è possibile presentare al visitatore di un museo informazioni grafiche tridimensionali, ma anche complementari a quello che lui può vedere direttamente nella realtà, come, per esempio, un oggetto esposto in una mostra.
Massimo Bergamasco, direttore TeCIP

Soluzioni sempre più evolute si affiancano agli ambienti sensibili, alle esperienze di realtà aumentata, al fine di consentire un’interazione sempre maggiore tra i visitatori di un museo e l’opera d’arte.

Sono possibili molte altre tipologie di intervento nell’ambito dei Beni Culturali. Per esempio, l’utilizzo di realtà aumentata per la ricostruzione di edifici solo parzialmente conservati.
Massimo Bergamasco, direttore TeCIP

Il servizio contiene inserti dei seguenti progetti realizzati dal gruppo Arte, Cultura ed Educazione del Laboratorio di Robotica Percettiva, TECIP - Scuola Sant’Anna:
Leonardo e il volo (2017), realizzato in collaborazione con Associazione Culturale Metamorfosi e Zetema Progetto Cultura; AMICA (2016), progetto finanziato da Fondazione Tim; La bibbia di Calci progetto finanziato da Rotary Pisa.

Si ringraziano le Istituzioni citate per la concessione delle immagini.

Questo servizio è stato realizzato da RAI Cultura nel 2017