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Paolo Portoghesi: Io e Borromini
Paolo Portoghesi (1931-2023), figura culturale di rilievo internazionale, storico dell’architettura, architetto, docente universitario e promotore di iniziative culturali tra cui la prima edizione della Biennale di Venezia nel 1980 ha fondato e diretto riviste di architettura, pubblicato centinaia di articoli e più di cinquanta volumi sull'architettura rinascimentale e barocca, sul Liberty e sulle problematiche dell'architettura contemporanea, molti dei quali tradotti in più lingue. Tra le sue architetture si ricordano Casa Baldi e Casa Papanice a Roma, la Chiesa della Sacra Famiglia a Salerno e la Moschea di Roma.
Rai Cultura vi propone un'intervista realizzata nella sua casa di Calcata vicino Roma nell'autunno del 2019, in cui racconta del suo colpo di fulmine per il grande architetto barocco Francesco Borromini.
Paolo Portoghesi era affascinato da Francesco Borromini, fin da quando era bambino. Per andare alla scuola elementare passava ogni giorno davanti alla chiesa di S.Ivo, uno degli edifici più straordinari di Roma, realizzato dal grande architetto barocco tra il 1642 e il 1660. La stravagante cupola di S. Ivo, che si innalzava al cielo con la sua lanterna con la cuspide a spirale, catturava lo sguardo del piccolo Paolo per la sua diversità. Inoltre, ogni volta che andava a casa dei nonni che vivevano vicino alla piazza della Chiesa Nuova, l’architettura della facciata dell’Oratorio dei Filippini di Borromini colpiva ancora la sua immaginazione. E’ così che, crescendo, inizia a interrogarsi sull’architetto che aveva ideato quei singolari edifici.
Si ringrazia per la gentile concessione delle fotografie provenienti dall'archivio privato di Paolo Portoghesi
Rai Cultura vi propone un'intervista realizzata nella sua casa di Calcata vicino Roma nell'autunno del 2019, in cui racconta del suo colpo di fulmine per il grande architetto barocco Francesco Borromini.
Paolo Portoghesi era affascinato da Francesco Borromini, fin da quando era bambino. Per andare alla scuola elementare passava ogni giorno davanti alla chiesa di S.Ivo, uno degli edifici più straordinari di Roma, realizzato dal grande architetto barocco tra il 1642 e il 1660. La stravagante cupola di S. Ivo, che si innalzava al cielo con la sua lanterna con la cuspide a spirale, catturava lo sguardo del piccolo Paolo per la sua diversità. Inoltre, ogni volta che andava a casa dei nonni che vivevano vicino alla piazza della Chiesa Nuova, l’architettura della facciata dell’Oratorio dei Filippini di Borromini colpiva ancora la sua immaginazione. E’ così che, crescendo, inizia a interrogarsi sull’architetto che aveva ideato quei singolari edifici.
Portoghesi è stato il maggiore storiografo del grande architetto barocco, sul quale ha pubblicato numerosi volumi e saggi.A 16 anni, mentre frequenta il liceo, avverte l’urgenza di scrivere un testo che testimoni il suo fascino per il maestro barocco; pubblica così un libricino in 5 copie (quasi uguali) che contengono testi, fotografie e disegni di opere di Borromini fotocopiate e ritagliate e disegna la copertina e il frontespizio, apponendovi la dicitura “Paolo Portoghesi: di Francesco Borromini”.
Si ringrazia per la gentile concessione delle fotografie provenienti dall'archivio privato di Paolo Portoghesi