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Il genio futurista di Giacomo Balla
La sua arte nella vita di tutti i giorni
Trascorse gli ultimi decenni della sua esistenza in povertà, vivendo nella sua casa di via Oslavia, nel quartiere Prati a Roma, piena di suoi quadri che non riusciva a vendere. Eppure stiamo parlando di Giacomo Balla, il geniale pittore futurista la cui grandezza e modernità solo ora, forse, viene capita fino in fondo.
Data l'esistenza della fotografia e della cinematografia, la riproduzione pittorica del vero non interessa né può interessare più nessuno.
Giacomo Balla
Ben vengano allora mostre come quella della Fondazione Magnani Rocca che cercano di presentare Balla in tutta la sua sfaccettata produzione artistica. L'esposizione infatti, dopo oltre cento anni dalla pubblicazione del manifesto Ricostruzione Futurista dell' Universo, racconta l'artista non solo attraverso le sue opere pittoriche ma anche esponendo scarpe, vestiti, cappelli, borse ed altri oggetti, perfetta testimonianza di un estetica, quella futurista, che voleva estendersi a tutti gli aspetti della vita quotidiana. Ci siamo fatti raccontare l'artista e la mostra dai due curatori, Stefano Roffi ed Elisa Gigli.
La pittura futurista nel distruggere l’immobilità in ogni cosa è trasportata nell’impressionante caos dell’azione dinamica universale dipingendo non solo la successione dei movimenti nel loro spostamento, con analisi oggettive, ma superando immediatamente queste difficoltà è andata nella grande ricerca e nel dominio dello stato d’animo con delle nuove forme astratte ed equivalenti.
Giacomo Balla
Il servizio è stato realizzato in occasione della mostra "Giacomo Balla. Astrattista Futurista" alla Fondazione Magnani Rocca di mamiano di Traversetolo (PR) nel 2015