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L'architettura secondo Mario Bellini
Sono le persone a disegnare la città
Maestro indiscusso del design Mario Bellini ha progettato centinaia di pezzi-icona entrati nella storia e nei musei: portano la sua firma, tra gli altri, il primo pc al mondo, il modello P101 realizzato nel 1965 per Olivetti, il mangiadischi Phono Boy con cui, nel 1968, un decennio prima del walkman, Bellini ha prefigurato l’idea di portarsi in giro la musica.
Dagli anni Ottanta Bellini si è dedicato intensamente anche all’architettura firmando progetti internazionali come il Tokyo Design Center (1992), la National Gallery of Victoria a Melbourne (2003), il quartier generale della Deutsche Bank a Francoforte (2011), il Padiglione per il Dipartimento di Arti Islamiche, il primo grande intervento architettonico all’interno del Museo del Louvre dopo la piramide di Pei, inaugurato nel 2012.
Tra i lavori in Italia: i padiglioni della Fiera di Milano al Portello Sud, (1987) il Centro Internazionale Congressi ed Esposizioni nei giardini della Villa Erba a Cernobbio (1990) e l' intevento di ristrutturazione e riallestimento della Generali Group Academy in Trieste (2019).
Tra i principi costitutivi del disegno su grande scala di Mario Bellini è centrale la riflessione che la forma di una città è l'esito di un progetto collettivo:
Mario Bellini, nato a Milano nel 1935 è stato direttore della rivista Domus dal 1986 al 1991 e ha ricevuto otto volte il premio "Compasso d'Oro". Tra i riconoscimenti più recenti, il Premio Speciale alla Carriera del Salone del Mobile nel 2019.
Rai Cultura lo ha incontrato in occasione del Festival di Architettura di Roma - SPAM Dream city (2019).
Si ringrazia lo Studio di Architettura Mario Bellini per la gentile concessione della documentazione fotografica
Dagli anni Ottanta Bellini si è dedicato intensamente anche all’architettura firmando progetti internazionali come il Tokyo Design Center (1992), la National Gallery of Victoria a Melbourne (2003), il quartier generale della Deutsche Bank a Francoforte (2011), il Padiglione per il Dipartimento di Arti Islamiche, il primo grande intervento architettonico all’interno del Museo del Louvre dopo la piramide di Pei, inaugurato nel 2012.
Tra i lavori in Italia: i padiglioni della Fiera di Milano al Portello Sud, (1987) il Centro Internazionale Congressi ed Esposizioni nei giardini della Villa Erba a Cernobbio (1990) e l' intevento di ristrutturazione e riallestimento della Generali Group Academy in Trieste (2019).
Tra i principi costitutivi del disegno su grande scala di Mario Bellini è centrale la riflessione che la forma di una città è l'esito di un progetto collettivo:
L’architettura è una forma d'arte, questo significa capire che quando affronti un progetto devi andare alla radice di tutte le sue ragioni storiche, culturali e significanti. La funzione è un aspetto ovvio ma la differenza in più che fa la qualità delle cose che disegni, dalla piccola alla grande scala, è la capacità di significare la cultura del tuo tempo e di fare qualcosa che poi viene indossato dai cittadini, dagli abitanti.
Mario Bellini, nato a Milano nel 1935 è stato direttore della rivista Domus dal 1986 al 1991 e ha ricevuto otto volte il premio "Compasso d'Oro". Tra i riconoscimenti più recenti, il Premio Speciale alla Carriera del Salone del Mobile nel 2019.
Rai Cultura lo ha incontrato in occasione del Festival di Architettura di Roma - SPAM Dream city (2019).
Si ringrazia lo Studio di Architettura Mario Bellini per la gentile concessione della documentazione fotografica