Addio a Franco Maria Ricci
Il collezionista ed editore scompare all'età di 83 anni
Come designer negli anni Sessanta, Ricci ha ideato i marchi di celebri aziende italiane e straniere, pubblicità e manifesti, per poi concentrarsi sull'avventura editoriale con il marchio FMR, un acronimo diventato sinonimo di raffinate pubblicazioni d'arte e letterarie, realizzate in un ambiente fervido di collaborazioni e sodalizi.
Tra le collane sono da ricordare I segni dell'uomo, La Biblioteca di Babele curata da Jorge Luis Borges, Quadreria, Oratio dominica, Morgana, Le guide impossibili, Grand Tour. Tra le grandi opere, la ristampa in diciotto volumi dell' Encyclopédie di Diderot e d'Alembert, quella che ebbe come relatori gli intellettuali, gli artisti, i filosofi e gli scienziati più importanti dell'illuminismo. Il progetto iniziato nel 1970 manifesta pienamente la filosofia di Ricci, proiettato verso un sapere che restituisse una visione universale dell'essere umano. Inoltre, ha pubblicato il Codex Seraphinianus scritto dall'artista Luigi Serafini tra il 1976 e il 1978 e stampato nel 1981.
Grande estimatore di opere d'arte, la raccolta di Franco Maria Ricci, è stato commentato è ”una collezione varia e curiosa, dimostrazione di una necessità esistenziale di una bellezza come emanazione del pensiero in una vita inimitabile“.
A partire dal 2005 si è dedicato ad un altro progetto ambizioso e nella vasta tenuta Masone di Fontanellato ha creato il labirinto più esteso del mondo, costituito interamente da bambù, aperto al pubblico nel 2015. Un'opera pensata per spiegare e rappresentare la storia dei labirinti, a partire dal mito di Creta, passando per il Medioevo e il Rinascimento, fino ad arrivare ai giorni nostri, esplorando le forme e i significati di cui si è caricato nel tempo questo simbolo.
Con Franco Maria Ricci scompare un sognatore erudito che ha coniugato sapienza ed eleganza delle fome in ogni pagina della sua attività.