Rai Cultura

Il tuo browser non supporta video HTML5

Enzo Di Martino presenta la tecnica della Serigrafia

Quinta parte

Enzo Di Martino (1938), critico d'arte riconosciuto per essere uno dei maggiori esperti di grafica d'arte (Enzo di Martino racconta la storia della Grafica d'Arte), racconta le diverse fasi esecutive della tecnica serigrafica. 
Il filmato, estratto da un documentario storico, prodotto dalla sede Rai veneta (La storia e i procedimenti della grafica d'arte, a cura di Enzo di Martino, regia Maria Maschietto, 1982), fu girato all'interno dei laboratori di un'istituzione emblematica per la stampa d'arte, il Centro Internazionale della Grafica di Venezia, fondato nel lontano 1962, da Di Martino stesso e altri giovani intellettuali. 

Il Centro Internazionale della Grafica di Venezia, nasceva per rianimare l'illustre tradizione veneziana della stampa e diffondere il sapere ancora esclusivo sulla grafica d'arte, in un'epoca nella quale la cultura pop esaltava il fattore tecnico riproduttivo del prodotto artistico  

Il termine serigrafia deriva dal latino seri, ossia seta, materiale originario con cui veniva realizzata la matrice. La serigrafia è una delle tecniche di stampa più antiche, risalente alla Dinastia cinese Song (960-1279 d.c.), poi diffusa in Giappone e infine, in epoca moderna, anche in Europa dove fece la sua comparsa solo nel Settecento con l'espansione del commercio della seta. 

Dal 1895, a Lione in Francia, la serigrafia fu impiegata per stampare tessuti, da qui il nome Stampa alla Lionese 

Il 1910, è considerato l'anno di nascita della serigrafia moderna, quando iniziano ad applicarsi le scoperte sui componenti fotosensibili utili a veicolare il passaggio degli inchiostri sulla matrice. 
La serigrafia è una tecnica di stampa in piano, come la litografia (Enzo di Martino presenta la tecnica della Litografia), basata sull'impermeabilizzazione di alcune aree della matrice di finissimo tessuto, oggi di moderno nylon, teso su un telaio di metallo o legno.



Nel telaio, trattato con sostanze fotosensibili, viene posta una pellicola trasparente di acetato dove è stato realizzato, in positivo, il disegno da stampare. 
Successivamente, l'esposizione ad una forte fonte di luce, indurisce le parti lasciate scoperte nel foglio di acetato, bloccando così il successivo passaggio di inchiostro in fase di stampa. Dove non arriva la luce, invece, perché schermata dal disegno, la sostanza fotosensibile rimane allo stato naturale, per cui, dopo l'esposizione, viene tolta con un forte getto d'acqua, che lascerà scoperte le parti in cui dovrà passare l'inchiostro di stampa.
Asciugata la matrice, il telaio viene posto a registro su una macchina serigrafica (automatica, semi-automatica o manuale) e ricoperto di colore con una spatola di gomma. Esercitando la giusta pressione sulla matrice, l'inchiostro passa attraverso le trame del tessuto sulla carta sottostante il telaio. 
L'inchiostro deve essere diluito con un apposito diluente ed eventualmente, miscelato con sostanze catalizzatrici per stampe su vetro o ceramica. 
Dopo la stampa, il telaio viene lavato per il riuso. 
Si possono realizzare serigrafie a più colori, ma ognuno necessita di una matrice apposita.



La serigrafia è un procedimento economico, adatto alla stampa su tessuti e supporti plastici industriali. Essa divenne popolare in America, nel settore del commercio, negli anni Venti e Trenta e solo negli anni Sessanta del Novecento, ne fece uso l'artista Andy Warhol, il primo ad utilizzare la tecnica per le sua celebri creazioni. 
Recentemente, sono state immesse sul mercato macchine per la preparazione di telai serigrafici che incidono direttamente il telaio rotoserigrafico senza passare dal disegno della pellicola di acetato.