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Manzù. Dialoghi sulla spiritualità, con Lucio Fontana.

Una mostra in due sedi

Da dicembre 2016 ad aprile 2017 al Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo a al Museo Giacomo Manzù di Ardea sono state in corso contemporaneamente due mostre unite nel titolo Manzù. Dialoghi sulla spiritualità, con Lucio Fontana. La mostra è stata un grande successo con oltre 350 mila visitatori.

L’intenzione di Barbara Cinelli e Davide Colombo, i curatori della mostra,  era di stabilire un dialogo tra Manzù e Fontana per portare alla luce una linea essenziale dell'arte tra gli anni cinquanta e sessanta del Novecento, con le opere di Manzù ospitate a Castel Sant'Angelo, e quelle di Fontana al Museo Giacomo Manzù ad Ardea.


Foto della mostra Manzù. Dialoghi sulla spiritualità, con Lucio Fontana al Castel Sant'Angelo. © Tania/Contrasto. 

All’indomani del secondo dopoguerra il tema dell’arte sacra appare tanto ampio quanto spesso venato di ambiguità. Giacomo Manzù (Bergamo, 1908 – Roma, 1991) rappresenta in tale contesto un punto fermo. Specie in questo periodo egli prova difatti a stabilire un dialogo vivo e fruttuoso con l’arte contemporanea, fra l’altro prendendo parte, nel 1949, al concorso per la porta di San Pietro in Vaticano. Nello stesso periodo un secondo, grande maestro, Lucio Fontana (Rosario, 1899 – Comabbio, 1968) tenta di rispondere a interrogativi molto simili, ad esempio partecipando al concorso per le porte del Duomo di Milano del 1950. Stabilire un ponte, un dialogo fra Manzù e Fontana significa dunque riportare alla luce un capitolo essenziale dell’arte – italiana - e non solo quella dell'arte sacra  fra gli anni cinquanta e sessanta del Novecento.

Vedi inoltre: Manzu al lavoro nel suo studio