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Gabriella Luzzati ricorda il fratello

L'Israel dei bambini, 2009

La storica rubrica Sorgente di vita, curata dall'Unione delle comunità ebraiche italiane e in onda su Rai 2 fin dal 1973, già negli anni Ottanta del secolo scorso dedicava ad Emanuele Luzzati originali servizi 

Tratto da Sorgente di vita (Lele e l'asino, 2009), il servizio è dedicato a ricordare Luzzati con una serie di mostre, la principale quella allestita al Museo a lui dedicato  (2008-2019) a Porta Siberia, una poderosa struttura cinquecentesca, in origine ingresso della città di Genova. 
Svetta nel piazzale antistante l'ingresso del Museo Luzzati, una grandiosa scultura dell'artista realizzata negli anni di fitta attività teatrale
Dal La Gazza ladra (1964) al Flauto Magico (1978), Luzzati ha ricreato un universo di immagini divenute poi scene, costumi, locandine, bozzetti, libri illustrati, film d'animazione, arazzi, pannelli decorativi, ceramiche, vetrate e tanto altro.

Sono un artigiano che lavora su commissione
Emanuele Luzzati

Dall'intervista a Gabriella Luzzati, la sorella di sette anni più giovane, Luzzati emerge disegnatore precoce, tanto che "illustrava i compiti a scuola", a partire dalle poesie di Carducci e Leopardi. Per la sorella, sua prima spettatrice, Luzzati metteva in scena le storie, fiabe, racconti biblici e opere teatrali, tutte con lieto fine. 
Dall'esilio a Losanna con Alessandro Fersen e Aldo Trionfo, tornato in Italia, Luzzati aderiva al Movimento ebraico di Hechaluz, nato subito dopo la liberazione e nei primissimi anni dello Stato di Israele, per aiutare i giovani seguaci a compiere il giusto cammino religioso verso i valori egualitari e collettivi del kibbutz. 
La sorella di Luzzati, che già nel 1940 salutava l'amato fratello rifugiato a Losanna, dopo le travagliate vicissitudini di guerra, mentre Lele tornava in Italia, lei sceglieva di vivere in Israele, a Ruchama, dove in un kibbutz ritrovava la famiglia e i valori della sua comunità. 
Fu allora che il giovane Luzzati aderì alla causa e con le sue matite colorate partecipava alla nascita del giornalino L'israel dei bambini. Era il 1949 e lo Stato di Israele era oramai una realtà. 

Nel 2009, in occasione di queste celebrazioni luzzattine, le tavole del giornalino vennero esposte per la prima volta nel foyer del Teatro Carlo Felice di Genova 

Qui, ne parla Sergio Noberini, direttore del Museo Luzzati, che mette in evidenza come il giovane artista all'epoca era ancora molto ispirato dal Signor Bonaventura di Tofano (Luzzati: dal Signor Bonaventura al teatro). In uno dei tanti numeri de L'Israel, appare il primo fumetto disegnato e scritto da Luzzati, Le avventure di Guz, l'asino Haluz (ossia, pioniere), pubblicato tra il 1949 e il 1952. 

Le strisce illustrano le peripezie di un povero asinello che vuole raggiungere i suoi padroncini Leo e Lalla partiti dalla loro casa per vivere in un kibbuz in Palestina

Le diverse storie vennero ambientate nei più disparati scenari: da quello dell'amatissima Genova, all'immancabile teatro dell'opera in cui Guz riesce persino ad essere scritturato come tenore. Il tutto fu arricchito di personaggi improbabili e grotteschi, che compaiono per poi scappare e ritrovarsi infine nuovamente al fianco dell'eroe.