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Zeri in cattedra da Chiambretti

Il Laureato, 1994

Nella terza puntata de Il Laureato. Viaggio ai confini della facoltà (Rai 3, 1994-'95), Piero Chiambretti invita Federico Zeri nel programma itinerante presso le Aula Magna dei principali atenei italiani. 

Dal podio della Sapienza di Roma, Zeri spiega concetti complessi in modo semplice e graffiante. Scherza con la connoisseurship e con l'integrazione dialettica tra arte, costume e storia. In questo felice ribaltamento di passato e presente, lo storico dell'arte dichiara il tema della sua Lectio brevis: Mike Bongiorno e Pippo Baudo come i due Bronzi di Riace

I due noti anchormen della tivù "nazionalpopolare" italiana, diventano oggetto di un'analisi scientifica che Zeri, deliziato dal clima goliardico della platea e del presentatore, sottopone alle regole di un testo figurativo. 
Da esperto della materia, Zeri parte con l'analizzare il loro "stato di conservazione", per cui il critico fa notare i molteplici restauri, "alcuni dei quali leggermente maldestri", per arrivare alla varietà delle loro imprese: secondo lo storico dell'arte i due "eroi mediatici" Mike e Pippo, non hanno mai cambiato nulla, a differenza dei due grandi dei greci in bronzo, risalenti al V secolo a.C..

Considero l'attuale ordinamento universitario una scuola di malcostume. Parlo dei concorsi di storia dell'arte, che hanno portato alla promozione donnette di cui l'unico merito è stato quello di farsi tastare le chiappe … L'Università non si può rialzare se non mettendo i professori a contratto, cosa che accade già all'estero
Federico Zeri

Dal podio della Sapienza, il critico d'arte non risparmia nessuno e sollecitato dal conduttore divertito, lancia una crudele invettiva, al limite della misoginia, contro l'establishment corporativistico dell'università italiana, istituzione a lui avversa, della quale Zeri non ha mai risparmiato feroci critiche (Zeri e il giorno della Laurea ad Honorem).

La piaga purulenta dell'Italia è il suo sistema universitario e l'abusiva aureola di prestigio che lo circonda, la politica intesa come fatto di consorteria, i residui dell'infausto Ventennio; tutti elementi che hanno concorso a portare verso le vette personaggi da strapazzo
Federico Zeri