Rai Cultura

Il tuo browser non supporta video HTML5

Alberto Savinio. "Grandi mostre" 1978

Di Anna Zanoli, con Palma Bucarelli, Pia Vivarelli e Daniela Fonti

Il primo lavoro per "Grandi mostre" è stato anche il numero "pilota". Riguardava la mostra romana del 1978 dedicata ad Alberto Savinio
Anna Zanoli

Autrice di ben nove filmati di "Grandi mostre", la regista ed autrice Anna Zanoli realizzava questa prima puntata della fortunatissima serie televisiva di Rai Uno (1978-1993), mentre era in attesa di risolvere alcuni problemi produttivi del suo docudrama su Alberto Savinio (Alberto Savinio (o polipragmon), prima e seconda parte). 
La riscoperta dell'opera di Alberto Savinio (1891-1952) e della complessità di un artista che ha dedicato la vita alla "contaminazione" di diverse discipline espressive quali, musica, letteratura, pittura, teatro e in parte anche cinema, iniziava nei primi anni Settanta del Novecento con un'attenzione della critica tutta rivolta ai suoi scritti fino ad allora fraintesi o ignorati. 

L'interesse, quasi una passione per Savinio, è nato perché Angelica, la figlia dell'artista, mi ha regalato un libro di suo padre … Me ne sono innamorata più come scrittore che come pittore
Anna Zanoli

Alla pubblicazione di molte opere letterarie, seguiva a fine decennio la divulgazione di "Savinio pittore" grazie a due importanti mostre retrospettive, prima a Milano (Palazzo Reale, Milano, 1976), poi a Roma (Alberto Savinio, 18 maggio - 18 luglio 1978, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1978).

Le due esposizioni furono dedicate a storicizzare l'opera del multiforme artista finalmente guardato e analizzato nella sua completezza creativa 

Circa un decennio prima, la divulgazione dell'opera dell'artista offerta dalla televisione pubblica italiana con i filmati di Anna Zanoli, era anticipata nel piccolo schermo ancora bianco e nero da un servizio de "L'Approdo", realizzato in occasione di una mostra di disegni di Savinio alla galleria "Il Segno" di Roma (1969; Un pittore letterato), spazio curato e gestito dalla figlia del pittore Angelica. In pochi minuti, lo speaker del servizio informava dell'omaggio reso all'artista un anno prima in una esposizione curata da Enrico Crispolti nell'ambito della mostra di arte contemporanea "Alternative Attuali 3" (L'Aquila, 1968). L'Approdo, aveva intervistato per l'occasione due testimoni d'eccezione: la moglie, Maria Savinio e il poeta Giuseppe Ungaretti (Maria Morino Savinio e Giuseppe Ungaretti).
Nel Savinio di "Grandi mostre", Zanoli coglieva l'occasione per mettere a punto le procedure narrative in corso di elaborazione per il docudrama, opera che di li a poco iniziava a girare lasciando al suo montatore il copione e le istruzioni per finire la puntata "pilota". 

Anche in questa occasione, Zanoli cercava di "tradurre" lo stile di Savinio come era solita procedere, "muovendo" la mostra, invece di "fare una ripresa quadro dopo quadro"

Fin dall'introduzione, infatti, alterna passaggi di scrittura evocativa e poetica a toni di voce più semplici e informativi, fornendo una panoramica delle opere e dei documenti esposti.
Curata da storici dell'arte di valore come Maurizio Fagiolo, Pia Vivarelli e Daniela Fonti, nel filmato Zanoli intervista le due curatrici assieme a un "personaggio molto difficile da coinvolgere", Palma Bucarelli, memorabile ex direttore della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma e icona del mondo dell'arte.
Bucarelli sta in piedi davanti ad una serie di ritratti di Savinio, dei quali, sottolinea il realismo aspro e "crudele" adottato dall'artista al fine di alterare l'obiettività del reale, con giudizi sul personaggio. 
Anche Bucarelli, "molto amica" dell'artista, nel 1945 fu oggetto di un suo piccolo ritratto per il quale, qui spiega, l'artista ha voluto dire qualcosa di più del semplice fatto anatomico, qualcosa che toccava la sua personalità "aggressiva", come evidente nel naso aquilino e nei capelli al vento.

Bucarelli sottolinea, senza alcun indugio, che Savinio sapeva cosa lei stesse vivendo in quel momento, per cui coglieva in lei proprio l'atteggiamento combattivo 

Ma non è tutto. Qui Bucarelli sintetizzava un tratto predominante della personalità e dell'opera di Savinio, premettendo che era "un conversatore estremamente affascinante", ma anche capace di ascoltare a lungo con aria un po' "sorniona" e malgrado fosse "ironico" e a tratti "spietato", era un uomo anche "estremamente dolce" e "umano". Tutte caratteristiche, sottolinea la storica dell'arte, che appaiono evidenti nei ritratti famigliari, dove c'è sempre "un po' di critica, un po' di indulgenza e molto di affetto".  

Del resto anche nella sua pittura c'è il senso dell'ambiguità, della trasformazione,  dell'essere sempre un'altra cosa … Questa è la personalità di Savinio che particolarmente sentivo a me vicina e sulla quale direi si è fondato il nostro rapporto e la nostra amicizia
Palma Bucarelli

 
"Alberto Savinio", per la serie "Grandi mostre", fu trasmesso il primo luglio del 1978, su Rai Uno.

L'intervista ad Anna Zanoli è tratta da 
Le Avventure dell'Arte in TV, di LUisella Bolla e Flaminia Cardini, edizioni Rai Nuova ERI, Torino 1994

FOTO DI COPERTINA
Dettaglio di “La Sposa fedele”, Alberto Savinio, 1929