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L'idea di Raffaello incisa da Raimondi

Storia e restauro della lastra con la Strage degli Innocenti. Una mostra e un volume

Dopo queste fu intagliata la carta degl'innocenti con bellissimi nudi, femine e putti, che fu cosa rara.
Giorgio Vasari, 1568

L’Istituto centrale per la grafica espone, per la prima volta a seguito di un lungo lavoro di restauro, la matrice in rame de La Strage degli Innocenti, incisa da Marcantonio Raimondi nel 1511 – 1512. 
La lastra tratta da alcuni disegni di Raffaello (1483 - 1520), è conservata presso i Musei Civici di Pavia. 
La Strage degli Innocenti di Marcantonio Raimondi è esempio emblematico della complessità del mondo dell’incisione rinascimentale e frutto dell’incontro, avvenuto nel 1510 circa, tra l’artista ‘di punta’, Raffaello, e l'incisore bolognese, già abilmente formato nell’uso del bulino anche grazie all’esercizio di copia dalle magistrali stampe del tedesco Albrecht Dürer.
Il rame inciso da Raimondi recava un’immagine definita “cosa rara” da Vasari, tanto da essere stampato fino alla consunzione dei segni. Le continue tirature della matrice hanno, purtroppo, determinato nel tempo la sparizione delle ombreggiature più delicate a vantaggio dei contorni marcati.
 
Il progetto che ha portato allo studio e al restauro della matrice in mostra è iniziato nel 2019, quando la matrice, in cattive condizioni di conservazione, fu esposta a Urbino in occasione del convegno su Marcantonio Raimondi "incisore di Raffaello" e fu concordato con l’Istituto il progetto di restauro, eseguito presso il Laboratorio Diagnostico per le Matrici e realizzato anche grazie al sostegno della Fondazione Paola Droghetti Onlus che ha finanziato e promosso l’evento espositivo e la pubblicazione del volume che racconta il restauro (L'idea incisa. La strage degli Innocenti di Raffaello nella matrice di Marcantonio Raimondi dei Musei Civici di Pavia.Storia e restauro, Gangemi Editore).

Il recente intervento conservativo sulla matrice (versione "con felcetta") conservata nelle collezioni dei Musei Civici di Pavia, condotta dal Laboratorio diagnostico per le matrici dell'Istituto centrale per la grafica di Roma, ha permesso di ricostruire la storia conservativa di questa lastra, confermando alcuni interventi eseguiti nei secoli scorsi volti a conferirle una maggiore leggibilità. Oggi la matrice ha acquisito nuovamente lucentezza metallica, grazie alla pulitura delle superfici, all'eliminazione dei residui di inchiostri da stampa e al trattamento di conservazione e protezione che la preserva da ulteriori corrosioni.


M. Raimondi, Strage degli Innocenti "con felcetta" (dettaglio), rame (matrice restaurata), mm 283 x 440, Pavia, Musei Civici

L'esposizione presso il Palazzo della Calcografia, consente di fare un confronto tra la qualità della composizione iniziale, testimoniata dall’esemplare a stampa coevo della matrice (conservato in Istituto nel Fondo Corsini), e la povertà dei segni residui che si osservano sia nella stampa custodita nel Fondo Nazionale, proveniente dal collezionista Nicola Pio prima del 1724 e sia nella stampa cosiddetta di documentazione eseguita in occasione del restauro. In mostra anche l’esemplare a stampa della versione denominata "senza felcetta", di paternità controversa ma di qualità tecnica elevata. Infatti, esistono due versioni della stampa già in antico definite "con felcetta" o "senza felcetta" per la presenza o meno nell'angolo superiore destro di una pianta aghifoglia, forse una conifera. L'attribuzione al Raimondi di entrambe le versioni non è stata sempre unanime, molti studiosi, fin dall’Ottocento, ritenevano originale la versione ora restaurata, mentre oggi si dibatte piuttosto sulla precedenza cronologica e si ipotizza che la versione "con felcetta" sia la prima, databile intorno al 1511-1512, mentre l'altra sarebbe una replica incisa intorno al 1513-1515, in circolazione fino al 1824, ma non ancora rintracciata.

La strage degi Innocenti di Marcantonio Raimondi è un esempio emblematico della complessità del mondo dell'incisione rinascimentale, tra inventio dell'artista di punta (Raffaello), mirabile esecuzione di un maestro dell'incisione (Raimondi)  e un nuovo contesto emergente, con professioni in corso di definizione, ovvero la nascente organizzazione delle botteghe di incisori che avrebbe costituito, di lì a poco, un sistema e un mercato strutturato.
Laura Aldovini, Direttrice Musei Civici di Pavia 

 
Marcantonio Raimondi fu il primo incisore delle opere di Raffaello e contribuì così alla diffusione dell’opera dell’Urbinate, dimostrando che l’incisione permette la moltiplicazione dell’Idea e la sua fruizione non solo tra gli eruditi ma anche presso un pubblico ampio. La collaborazione che ne derivò, e che diede avvio all’organizzazione di una bottega strutturata per la riproduzione incisa e al conseguente mercato editoriale, vede la creazione di incisioni direttamente derivate da disegni di Raffaello, creati appositamente per questa destinazione.
La Strage degli Innocenti è ritenuta uno degli apici della collaborazione Raffaello-Raimondi, e tutte le testimonianze che ci sono pervenute relativamente alla sua elaborazione mostrano un altissimo livello di maturazione sia dal punto di vista della ricerca di un equilibrio compositivo dell’immagine, pur così complessa e piena di pathos, sia della tecnica messa in campo dall’incisore per tradurre efficacemente l’invenzione raffaellesca. Possiamo almeno in parte conoscere l’elaborato processo creativo di Raffaello grazie ai disegni che sono stati riconosciuti come studi, più o meno parziali, per la composizione: due fogli conservati all’Albertina di Vienna, uno al British Museum di Londra, uno a Windsor e uno, più completo, a Budapest.

La composizione raffigura un episodio del Vangelo di Matteo (2,1-18), in cui re Erode ordina l’uccisione di tutti i bambini minori di due anni del territorio di Betlemme, con lo scopo di eliminare il profetizzato futuro re dei Giudei. La scena è però attualizzata nella Roma del tempo, sullo sfondo del Ponte ai Quattro Capi (il Ponte dei giudei all'Isola Tiberina), e diventa occasione per uno straordinario dispiegamento di corpi, maschili e femminili, nudi e drappeggiati, vittime e carnefici, in movimenti quasi coreografici che contribuiscono a conferire sia solennità che grande pathos.


Marcantonio Raimondi, Strage degli Innocenti "con felcetta" (dettaglio), 1511 - 12, bulino, stampa di II stato, mm 282 x 432 (Roma, Istituto centrale per la grafica)

Nelle collezioni dell’Istituto centrale per la grafica si conservano alcune copie del soggetto raffaellesco inciso da Raimondi. La Strage maggiormente copiata (cinque copie del XVI secolo e due realizzate tra XVIII e XIX) è quella "senza felcetta", di cui l’Istituto centrale per la grafica conserva un raro esemplare nella xilografia a chiaroscuro di Ugo da Carpi (1480-1532). Altri esemplari testimoniati nelle collezioni ICG sono le incisioni a bulino di Giovan Battista de Cavalieri (1525-1601), di Michele Grechi il Lucchese (1529-1604) - che l’ha incisa rovesciata - e di Aurelio Colombo (1785 – post 1836, allievo di Giuseppe Longhi, appartenente alla migliore scuola bulinistica ottocentesca dell’Accademia di Brera.

Di quella "con felcetta" (ne risultano cinque copie, di cui tre del XVI secolo) l'ICG conserva solo l'esemplare inciso da Agostino Veneziano (1490-1536), contemporaneo e compagno di bottega
dello stesso Raimondi. Questa copia è particolare perché di dimensioni molto ridotte rispetto all’originale, mentre la maggior parte delle altre ricalcano il modello anche nella dimensione.
La scelta di copiare la Strage degli Innocenti è prova della sua popolarità già a partire dagli anni venti del XVI secolo (Ugo da Carpi e Agostino Veneziano) fino all'Ottocento. Questi esemplari sono passati di mano in mano attraverso varie collezioni fin dal Cinquecento e le loro condizioni conservative, a volte precarie, sono un segnale del gradimento e del favore che il soggetto incontrò, quasi certamente a causa della notorietà e della venerazione universale di cui godeva il loro inventore.

In copertina: M. Raimondi, Strage degli Innocenti "con felcetta" (dettaglio), rame (matrice restaurata), mm 283 x 440, Pavia, Musei Civici

L'idea incisa. La Strage degli Innocenti di Raffaello nella matrice di Marcantonio Raimondi dai Musei Civici di Pavia.
Roma, Istituto centrale per la grafica - Palazzo della Calcografia, fino al 19 marzo 2023