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Carla Accardi

Al Palaexpo una mostra antologica per il centenario della nascita

Palazzo Esposizioni e la città di Roma celebrano Carla Accardi (Trapani 1924-Roma 2014) in occasione del centenario della sua nascita, con una grande mostra antologica che per il numero e l’importanza delle opere esposte si configura come la più esaustiva sino ad ora dedicata all’artista.
Promossa da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, la mostra è ideata, prodotta e organizzata da Azienda Speciale Palaexpo e realizzata con la collaborazione dell’Archivio Accardi Sanfilippo e con il sostegno della Fondazione Silvano Toti. La cura dell’esposizione e del catalogo è affidata a Daniela Lancioni e Paola Bonani, curatrici dell’Azienda Speciale Palaexpo.


Mostra Carla Accardi ph.Monkeys Video Lab

Figura di assoluto rilievo, Carla Accardi è stata per oltre mezzo secolo protagonista della cultura visiva italiana e internazionale. Attraverso la sua pittura ha contribuito in maniera rilevante alla nascita e allo sviluppo di nuovi modi di intendere l’opera d’arte, dall’astrattismo dell’immediato dopoguerra all’informale, dalla pittura-ambiente a un’arte segnata dalle istanze del femminismo, fino alla rinnovata joie de vivre incarnata nei dipinti negli anni Ottanta e nei grandi dittici e trittici degli anni Novanta e Duemila.

In mostra circa cento opere, datate dal 1946 al 2014, articolate in un percorso cronologico che include porzioni di allestimenti concepiti dalla stessa Carla Accardi, dedotti dalla documentazione fotografica che ha consentito di ricostruire anche la sala personale alla Biennale di Venezia del 1988. Grazie a questi ‘innesti’, nel progettare la mostra è stato possibile affidarsi alla ‘scrittura espositiva’ dell’artista stessa, potendo così restituire l’estrema libertà con la quale concepì il rapporto tra opera e spazio, scardinando convenzioni e inaugurando nuove pratiche.

 A fondamento nel lavoro di Carla Accardi la natura oggettiva del quadro, la fiducia nel processo estetico (che deve trovare conferma nella forma e non affidarsi al tema, sia esso soggettivo, letterario o sociale), l’autonomia dell’arte e il suo corollario, lo stile.
Daniela Lancioni, Curatrice della mostra


Carla Accardi: Assedio rosso n° 3, 1956, Coll privata, Firenze - Courtesy Tornabuoni Arte

I capolavori sono stati scelti con l’idea sia di mettere in evidenza le fasi germinali nel lavoro di Carla Accardi, sia di presentare le opere nelle quali l’artista si è espressa con maggiore radicalità e che si sono rivelate seminali nel contesto nazionale e internazionale. Si possono ammirare i suoi primi oli su tela, mai esposti. E' possibile ripercorrere gli esordi nella compagine di Forma e verificare le diverse fasi del suo lavoro: l’approdo a una originale definizione del segno, la radicalità del bianco e nero e la successiva iridescente apparizione del colore, la dematerializzazione del corpo della pittura e la scoperta della superficie di sicofoil trasparente, gli ambienti degli anni Sessanta che hanno precorso i tempi, le sperimentazioni degli anni Settanta e Ottanta, fino ai grandi dittici degli anni Novanta e Duemila.

Sono segni nitidi, bianchi o neri, talvolta rossi dipinti a smalto, che l’artista convoca sulle tele per circostanze diverse. Il loro misterioso valore simbolico, per una proprietà transitiva simile a quella che intercorre tra l’individuo e la sua comunità, è delegato agli insiemi nei quali, di volta in volta, i segni si aggregano, si intrecciano o si sovrappongono, con vitale esuberanza e grazia biologica.
Daniela Lancioni, Curatrice della mostra

Di particolare rilievo è la presenza di entrambe le Tende realizzate dall’artista: Tenda del 1965-1966 e la radiosa Triplice tenda del 1969-1971, il grande ambiente dipinto che si trova nelle collezioni del Centre Pompidou. Sono esposte anche le due altre opere dell’artista concepite come spazi abitabili e attraversabili, la Casa labirinto del 1999-2000 e il Cilindrocono del 1972-2013. È riproposta anche l’installazione-ambiente Origine, l’opera maggiormente legata alla militanza femminista di Carla Accardi, nel modo esatto in cui l’artista la presentò nel 1976 a Roma, concependola come un percorso attraverso i recessi della memoria.


Mostra Carla Accardi ph.Monkeys Video Lab

In mostra opere provenienti da alcune importanti collezioni pubbliche, tra le altre il Museum Van Hedendaagse Kunst di Gent, il Museo del Novecento di Milano, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma, il Musée d’art moderne et contemporain Centre Georges Pompidou di Parigi, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Museo d’Arte Contemporanea Castello di Rivoli, la Galleria d’Arte Moderna di Torino.


Foto di copertina: Mostra Carla Accardi ph.Monkeys Video Lab

Carla Accardi
Palazzo delle Esposizioni, Roma, 6 marzo - 1 settembre 2024