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Nasce il Portale della Fotografia del MIC

La valorizzazione degli archivi dell'ICCD: la più vasta collezione di fotografia pubblica del paese

L’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) ha pubblicato il portale delle raccolte e degli archivi degli Istituti del Ministero della Cultura un patrimonio stimato in oltre ventitré milioni di fotografie. 
In esso sono rese disponibili al pubblico oltre quattrocentomila fotografie, frutto di un lavoro di documentazione, appassionato e incessante, che prende avvio dalla nascita della fotografia fino ad arrivare ai nostri giorni: sculture, dipinti, architetture, opere di pregio e paesaggi naturali tra i più apprezzati al mondo per qualità e ricchezza, prendono vita in uno spazio virtuale e inedito che racconta il patrimonio culturale italiano da un eccezionale punto di vista. 

Grazie alla decennale esperienza nella gestione degli archivi del Gabinetto Fotografico Nazionale, l'ICCD - Istituzione del MiC dedicata alla catalogazione e alla documentazione fotografica del patrimonio culturale italiano che custodisce la più vasta collezione di fotografia pubblica del Paese con oltre 7.000.000 di fototipi che vanno dal 1840 a oggi - si adopera per la promozione della cultura fotografica e la valorizzazione di archivi e collezioni di fotografia utilizzando le più avanzate tecnologie digitali.

 Attraverso la piattaforma, il pubblico può esplorare collezioni fotografiche di grande valore storico e culturale, con la possibilità di navigare per tema, periodo, autore e luogo di provenienza, o seguendo l’ordinamento archivistico originale.
Il portale è il frutto di un continuo affinamento dei sistemi di produzione sia delle immagini che dei dati descrittivi. Inoltre, nell’ambito di specifici progetti presenti sul portale, sono state coinvolte le più giovani generazioni di fotografi nativi digitali. Il loro contributo è stato fondamentale nella messa a punto dei sistemi di raccolta dei dati descrittivi, garantendo un approccio innovativo e al passo con le tecnologie più recenti.

Il portale è alimentato da un sistema gestionale messo a punto dall’ICCD, e consente l'accesso delle istituzioni culturali che ne facciano richiesta, valorizzando il proprio patrimonio in una sezione dedicata.
Il portale è anche l’occasione per mettere a punto dei vocabolari controllati e condivisi tra tutte le istituzioni partecipanti, per una più puntuale descrizione, in particolare, delle tecniche fotografiche e delle categorie descrittive; è stata anche avviata una rigorosa redazione dell’authority file dei fotografi, che grazie all'ampio arco cronologico coperto delle collezioni, permette di garantire l’intera storia della fotografia italiana.
Attualmente, il portale consente di esplorare circa quattrocentocinquantamila fotografie, millecinquecento fotografi, un centinaio tra fondi e collezioni e prevede di triplicare questi numeri entro il 2025.


Carlo Naya, Venezia, regata storica, 1881. Fondo Becchetti, Gabinetto Fotografico Nazionale - ICCD

ICCD
L'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione (ICCD) nasce nel 1975 con l'istituzione del Ministero per i beni culturali e ambientali - oggi Ministero della Cultura - ed ha i compiti di documentare il patrimonio e di gestire il Catalogo generale del patrimonio archeologico, architettonico, storico artistico ed etnoantropologico nazionale. L'Istituto conserva collezioni di fotografia storica costantemente incrementate e offerte alla pubblica consultazione. 
L'ICCD riunisce due enti di origini e storie diverse ma con la medesima finalità di conoscenza del patrimonio culturale: l'Ufficio del catalogo, nato nel 1969 con il compito di definire le metodologie della catalogazione e di coordinare le attività operative degli organi tecnici, e il Gabinetto fotografico nazionale, fondato nel 1895 quale principale istituzione statale per la produzione e la raccolta delle documentazioni fotografiche, che annette nel 1959.

L’archivio è composto da duecentoventimila negativi, in bianco e nero, e dai positivi, storici e moderni, corrispondenti a buona parte dei negativi. A questi va aggiunta la produzione di ca. trentacinquemila fotocolor – a partire dal 1954 - costituita dalle diapositive e dai negativi colore, di diversi formati (dalle pellicole 18x24 ai 35 mm). L'insieme dei fototipi rappresenta il frutto delle campagne fotografiche dedicate al patrimonio culturale italiano, la documentazione abbraccia quindi il territorio in tutte le sue regioni e, pur non potendo esaurire le infinite ricchezze dell’Italia, rimane un fondamentale tesoro di immagini del patrimonio nazionale. 
L’archivio dell'ICCD è in costante incremento grazie alle acquisizioni di nuovi fondi fotografici e ai molteplici progetti di fotografia contemporanea avviati dal 2012 dall'Istituto per favorire il dialogo tra patrimonio storico e le più aggiornate ricerche artistiche.

Per approfondimenti: fotografia.cultura.gov.iticcd.beniculturali.it