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1949: Zigaina saluta l'amico Pasolini

Il sogno di una cosa, 1976

Settembre 1949, la stagione friulana di Pasolini si interrompe bruscamente

Tratto dal film di Francesco Bortolini, “Il sogno di una cosa” (1976), nell’estratto qui proposto Giuseppe Zigaina (1924-2015) racconta un’amara vicenda degli anni giovanili trascorsi in Friuli con l’amico Pier Paolo Pasolini (1922-1975). 
Nel 1949, oramai da due anni, Pasolini insegnava in un liceo di Casarsa dove veniva accusato di “atti osceni” su un minorenne, un’imputazione che a processo si rivelò falsa, ma oramai lo scandalo alimentato dalla stampa locale allontanava il poeta dalla scuola dove insegnava e ne distruggeva l’immagine. 
L’amara vicenda subita dal giovane Pasolini provocò anche l’espulsione dal Partito Comunista di Udine che, con una dichiarazione ufficiale pubblicata sull’Unità, lo accusa di “indennità politica e morale”.

Pasolini abbandona i prati friulani e parte per Roma

Zigaina racconta che il “grande intellettuale legato profondamente alla sinistra e al Partito Comunista, cadde in una “assoluta disperazione”.  

A Roma, Pasolini cercò disperatamente di ricostruire l’immagine del Friuli. Per questo motivo io dico che la sua partenza dal Friuli fu uno dei momenti fondamentali della sua vita” 
Giuseppe Zigaina, 1976  

Zigaina mette in luce come gli elementi che traspaiono già nelle ricerche sul linguaggio intraprese dal grande poeta e intellettuale nella sua parabola friulana, nella Città eterna vengono trasposti alla realtà delle borgate romane o del dialetto locale, attraverso il nuovo linguaggio del cinema.  

FOTO DI COPERTINA
Intervista a Giuseppe Zigaina, da “Il sogno di una cosa” (1976)