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Le ceppaie di Zigaina

Le tre arti, 1964

Recuperare la realtà vuol dire, secondo me, darle una rappresentazione che sia la più profonda, quella che più acutamente parla di noi stessi e di come noi ci rapportiamo a questa realtà”
Giuseppe Zigaina, 1964

Intervistato in occasione della personale curata da Giovanni Carandente alla Galleria Torbandena di Trieste, in questo filmato Zigaina presenta la sua poetica della “realtà”: in mostra una serie di opere incentrate, prevalentemente, nell’elemento naturalistico della ceppaia, a queste date oramai diventata simbolo astratto. 
Un anno prima di iniziare la sua “straordinaria avventura” incisoria (L'incisione di Giuseppe Zigaina), il pittore approdava a una dimensione più esistenziale assimilando le suggestioni dell’Informale europeo (La pittura di Giuseppe Zigaina). 

La sua “realtà”, ora affrancata dall’iniziale Neo-cubismo degli anni dell’impegno civile, negli anni Sessanta vira verso il groviglio del segno e di impasti materici finora mai visti

La ceppaia, che dipingeva fin dai primi anni Cinquanta come frammenti della sua realtà, ora rientra nella pittura in un contesto più ampio, diventando emblema della fatica e del dramma dell’uomo contemporaneo. 

FOTO DI COPERTINA 
Giuseppe Zigaina, dettaglio di Ceppaia