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Il Castello di Miramare: Tra storia, natura e innovazione
Un gioiello architettonico e paesaggistico
Il Castello di Miramare, situato a poca distanza dalla città di Trieste, è un gioiello architettonico e paesaggistico fondato a metà del XIX secolo. La sua costruzione, avvenuta in soli quattro anni tra il 1856 e il 1860, è stata voluta dall'arciduca Ferdinando Massimiliano d'Asburgo, fratello dell'imperatore d'Austria, come dimora privata per sé e per la moglie Carlotta del Belgio. Questo luogo, concepito come rifugio di tranquillità, divenne un simbolo dell’unione tra i due e un punto di elezione nella loro vita.
Il Castello e il suo giardino nacquero insieme, frutto di un progetto ambizioso e sperimentale. Il giardino fu concepito come un vero e proprio "giardino dei giardini", unendo elementi del giardino paesaggistico all'inglese con quelli più geometrici e formali del giardino all'italiana. L’obiettivo era creare uno spazio che parlasse un linguaggio cosmopolita, grazie alla presenza di piante provenienti da ogni parte del mondo. Questa varietà botanica non solo arricchiva il paesaggio, ma rifletteva anche la passione di Massimiliano per la natura e la sua curiosità scientifica, alimentata da spedizioni come quella in Brasile.
Sostenibile e Innovativo
Oggi il Castello di Miramare è un museo che attira oltre un milione di visitatori all'anno. Oltre alla sua funzione espositiva, il complesso si distingue come "museo verde", un esempio innovativo di sostenibilità. È dotato di un’area compostabile per il riciclo delle scorie vegetali e ospita una stazione meteorologica per monitorare i cambiamenti climatici locali, come periodi di siccità o piogge intense. Recentemente, è stato ripristinato il parterre originario di Massimiliano, con un lavoro filologico che ha rispettato il disegno e le specie vegetali originarie. Questa scelta non è solo estetica, ma anche ecologica, poiché molte delle piante selezionate, originarie del sud del mondo, richiedono poca acqua, rendendo il giardino più sostenibile.
Massimiliano d’Asburgo non era l’unico appassionato di botanica nella coppia: recenti ricerche hanno rivelato che anche Carlotta coltivava un profondo interesse per la natura, come testimoniato dai numerosi libri di botanica presenti nella biblioteca del castello e dalle sue delicate pitture botaniche, oggi in mostra.
In questo contesto, il Castello ospita "Miramare. Contemporanea", una rassegna che mira a esplorare la connessione tra l’uomo e la natura, rendendo questo sito non solo un punto di attrazione turistica, ma anche un luogo di dialogo e riflessione. Dal 6 dicembre 2024 al 9 novembre 2025 chii si reca alle Scuderie del Castello può vedere la mostra NATURAE. Ambienti di arte contemporanea.
Il Castello e il suo giardino nacquero insieme, frutto di un progetto ambizioso e sperimentale. Il giardino fu concepito come un vero e proprio "giardino dei giardini", unendo elementi del giardino paesaggistico all'inglese con quelli più geometrici e formali del giardino all'italiana. L’obiettivo era creare uno spazio che parlasse un linguaggio cosmopolita, grazie alla presenza di piante provenienti da ogni parte del mondo. Questa varietà botanica non solo arricchiva il paesaggio, ma rifletteva anche la passione di Massimiliano per la natura e la sua curiosità scientifica, alimentata da spedizioni come quella in Brasile.
Sostenibile e Innovativo
Oggi il Castello di Miramare è un museo che attira oltre un milione di visitatori all'anno. Oltre alla sua funzione espositiva, il complesso si distingue come "museo verde", un esempio innovativo di sostenibilità. È dotato di un’area compostabile per il riciclo delle scorie vegetali e ospita una stazione meteorologica per monitorare i cambiamenti climatici locali, come periodi di siccità o piogge intense. Recentemente, è stato ripristinato il parterre originario di Massimiliano, con un lavoro filologico che ha rispettato il disegno e le specie vegetali originarie. Questa scelta non è solo estetica, ma anche ecologica, poiché molte delle piante selezionate, originarie del sud del mondo, richiedono poca acqua, rendendo il giardino più sostenibile.
Massimiliano d’Asburgo non era l’unico appassionato di botanica nella coppia: recenti ricerche hanno rivelato che anche Carlotta coltivava un profondo interesse per la natura, come testimoniato dai numerosi libri di botanica presenti nella biblioteca del castello e dalle sue delicate pitture botaniche, oggi in mostra.
Arte, storia e natura sono i pilastri su cui si fonda l'identità di Miramare, un luogo che invita alla riflessione sul rapporto tra uomo e ambiente.
In questo contesto, il Castello ospita "Miramare. Contemporanea", una rassegna che mira a esplorare la connessione tra l’uomo e la natura, rendendo questo sito non solo un punto di attrazione turistica, ma anche un luogo di dialogo e riflessione. Dal 6 dicembre 2024 al 9 novembre 2025 chii si reca alle Scuderie del Castello può vedere la mostra NATURAE. Ambienti di arte contemporanea.