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Flowers al Chiostro del Bramante

Dalla bellezza rinascimentale all'intelligenza artificiale

Dal 14 febbraio al 14 settembre 2025, il Chiostro del Bramante ospita Flowers. Dal Rinascimento all’intelligenza artificiale, una mostra che esplora il ruolo dei fiori nell’arte, nella scienza e nella tecnologia. Il percorso espositivo, curato da Franziska Stöhr e Roger Diederen, con la collaborazione di Suzanne Landau, presenta un racconto che attraversa cinque secoli di cultura, dalle opere di Jan Brueghel e Ai Weiwei fino alle più recenti sperimentazioni digitali. I fiori, simboli universali di bellezza e resistenza, sono protagonisti di un viaggio sensoriale che unisce il passato e il presente, esplorando il loro impatto su emozioni, spiritualità, amore e conflitto. Le opere in mostra, che coprono un arco temporale dal XVI al XXI secolo, comprendono dipinti, sculture, fotografie, installazioni interattive e creazioni di intelligenza artificiale,

Nel corso della storia dell'arte, i fiori sono stati rappresentati in vari contesti, dalle nature morte, dove esprimono la bellezza fragile e fugace del momento, a opere più complesse che intrecciano simbolismi religiosi, mitologici o filosofici. Nei dipinti rinascimentali, i fiori spesso richiamano l'idea di perfezione ideale, un riflesso di un mondo armonioso e puro, mentre nelle opere barocche, più cariche di tensione e dramma, i fiori diventano simboli della transitorietà del tempo e della caducità della vita, messaggeri di un’esistenza che, pur bella, è destinata a svanire.





Oggi, i fiori nell'arte si rinnovano attraverso tecnologie innovative, come la generazione digitale e l'intelligenza artificiale. In queste opere moderne, i fiori non sono più solo catturati e rappresentati come soggetti passivi, ma diventano simboli di una nuova era, dove la bellezza può essere creata, manipolata e trasformata in infinite varianti. Le composizioni di fiori digitali generati da algoritmi offrono una visione senza limiti, dove l'immaginazione umana e la potenza della tecnologia si fondono per creare mondi floreali che non esistono in natura, ma che evocano comunque emozioni forti, tra meraviglia e inquietudine. In questo contesto, i fiori diventano una riflessione sul nostro rapporto con la realtà, con l’arte e con la tecnologia, e aprono nuovi spazi di espressione in cui il confine tra natura e creazione digitale si dissolve, dando vita a un'arte sempre più immersiva e in continua evoluzione.

Tra i maestri esposti a Chiostro del Bramante figurano Jan Brueghel il Vecchio, Girolamo Pini e William Morris. Accanto a questi, artisti contemporanei come Ai Weiwei, Kapwani Kiwanga, Studio Drift e Kehinde Wiley presentano opere che affrontano tematiche sociali, ecologiche e di resistenza. Installazioni sensoriali e olfattive arricchiscono l’esperienza del pubblico.


La mostra, in collaborazione con la Kunsthalle München, include oltre 90 opere provenienti da istituzioni internazionali, come il Louvre, il Musée d'Orsay e i Royal Botanic Gardens di Kew. Il Chiostro del Bramante offre lo spazio ideale per un evento che fonde arte, natura e tecnologia.



 

Un podcast interpretato da Alessandro Preziosi guida i visitatori attraverso le sale. Inoltre, sono proposte due esperienze sensoriali che permettono al pubblico di esplorare la biodiversità e i profumi floreali, arricchendo l'esperienza della visita.


La mostra affronta anche temi legati alla sostenibilità, come il cambiamento climatico e la preservazione della biodiversità, e offre attività didattiche per sensibilizzare studenti e pubblico sulle sfide ambientali e il ruolo degli ecosistemi.