Per Egon Schiele (Al tempo della spagnola) - 2009/2010 Agosto 2020 - olio su tela - cm 190 x 140
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Luce Gialla - Marzo 2020 - olio su tela - cm 70 x 70
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Armageddon e bimbo - Agosto 2020 - olio su forex - cm 100 x 80
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Pollution - Marzo/Agosto 2020 - olio su tela - cm 142,5 x 200
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Cavaliere nel giallo - Marzo 2020 - olio su tavola - cm 40 x 30
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Sabbat e Devil - Marzo 2020 - olio su tavola - cm 50 x 50
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Plaga Doctores - Marzo/Agosto 2020 - olio su forex - cm 100 x 70
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Caput mortuum e fiore - 1960-1961 - olio su tela - cm 30,5 x 26,5 - coll. Masi Lugano
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Movimento d’erbe - 1962 - olio su tela - cm 55 x 45 - Museo civico Villa dei Cedri, Bellinzona
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Paesaggio giallo - 1964 - olio su tela - cm 60 x 50 - Collezione privata, Milano
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Detriti e Romina - 1965 - olio su tela - cm 40,4 x 50,3
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Graffiti urbani - 1973 - olio su tela - cm 140 x 180 - Banque CIC Suisse, Lugano
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Gaio malinconico - 1975 - olio su carta su tela - cm 38,5 x 52,5 – Museo civico Villa dei Cedri, Bellinzona
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Gaio power - 1973 - olio e smalto su tela - cm 90 x 80 - Museo della Permanente, Milano
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Testa - 1976 - olio su carta su tela - cm 32,5 x 30 - Museo Tadini, Milano
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Figure urbane - 1976 - olio su tela - cm 51,2 x 39,6
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Nel territorio - 1979 - olio su tela - cm 49 x 52,5
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Liberare l’animale - 1980/81 - olio su tavola - cm 65 x 40 - ICSAC Parma
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Osservare - 1980/81 - olio su tela - cm 29,5 x 41
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Territorio striato - 1985/1986 - olio su tavola con incisioni al trapano - cm 55 x 62 - Museo civico Villa dei Cedri, Bellinzona
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Nel Nero (Uscire) - 1982 - olio su tavola - cm 94 x 142 - Masi Lugano
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Figura della pioggia - 1985/1988 - olio su tela - cm 100 x 83 - Museo civico Villa dei Cedri, Bellinzona - Cronologia seguente al 1985
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Wild contact, after NY - 1996 - olio su tela - cm 180 x 130 - Museo d’arte Mendrisio
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Miss Cyber, guarda - 1997 - olio su carta su tela - cm 152,5 x 245 - Masi Lugano
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Caligola estate – 2007-2008 - olio su tela - cm 200 x 160 - Masi Lugano
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Canicola, portrait Kelemu melancony - 2015 - olio e digitale su tela - cm 190 x 135 - Coll. Masi Lugano
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Olimpia - 1987/1988 - olio su tela - cm 90 x 105 - Collezione / collection Città di Lugano
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Renzo Ferrari
Il viaggio nel colore del pittore svizzero
Rai Cultura propone una selezione di opere del pittore ticinese Renzo Ferrari. Nato a Cadro (Lugano), nel 1939, l'artista si è formato nella città di Milano nel decennio tra il Cinquanta e il Sessanta ed è tra i protagonisti più originali del ritorno alla pittura in anni dominati dall'esperienza delle neoavanguardie. Agli esordi, il pittore svizzero si è imposto all'attenzione della critica con una "figurazione libera" come superamento dell'informale, per poi procedere in una ricerca personale rimanendo legato con coerenza alla figura e all'espressione impetuosa del colore. Testimone partecipe del secondo Novecento, l'artista ha via via accolto e fatte proprie le istanze e le tendenze formali di un secolo breve e tormentato ma anche fecondo di linguaggi innovativi, come il pop, il graffitismo, la pittura gestuale.Ferrari vive a pori aperti e antenne sempre orientate, scrivere e disegnare sui suoi memorabili taccuini è il suo ininterrotto stream esistenziale, si lascia traversare dalla realtà storica, si fa impregnare dei suoi umori e la rielabora nelle sue pitture di immagini sempre autres, perfettamente sintonizzate ma insieme distanziate...
Flaminio Gualdoni in “Renzo Ferrari, Cose Figure Luoghi - Opere 2017-2018 e altre” (Edizioni Zedià).
Tra la fertile e copiosa produzione di oli e di carte si ricorda: Graffiti urbani (1973-1974), Figure e robot (1973-1974), Nel rosso (1973), il ciclo dei Gaio, presenze enigmatiche interpretate come “metafora vivente di un disagio identitario”. Seguono i cicli degli Urbani e delle Mimesi. Negli anni Ottanta si fa più esplicito il tema della Natura: il pittore intercetta il dramma ecologico e sembra rispondere con un'immersione nel colore scuro, fino al nero estremo. Una breve e cupa pausa dalla lunga sequenza di fantasie in rosso sangue, blu mare e gialli accesi, che percorrono tutta l'opera di Ferrari.
Questa sensibilità a percepire e accogliere le sfide del nostro tempo, si conferma nella produzione più recente: i dipinti raccolti nel Corona diary (2020), scaturiti dall'emergenza sanitaria della pandemia, un dramma elaborato attraverso mitologie familiari e culturali, filtrato, ancora una volta, dall'immaginazione visionaria e dissacrante dell'artista.
Renzo Ferrari ha proposto il suo lavoro a partire dal 1962 in una cinquantina di personali in Italia e Svizzera e partecipato a importanti collettive internazionali. Ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti quali il Premio Feltrinelli per la pittura nel 1974 e il Premio Morlotti alla carriera nel 2009. Le sue opere figurano in raccolte pubbliche (Civica Raccolta Bertarelli e Museo della Permanente di Milano; Museo Civico di Belle Arti e Museo Cantonale d’Arte di Lugano; Civica Galleria d’Arte Villa dei Cedri di Bellinzona; Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma; Museé d’Art e d’Histoire di Neuchâtel; Masi di Lugano) e in collezioni private sia in Svizzera che all’estero.