Rai Cultura
Cannaregio, Campiello de la Cason, 2020. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Cannaregio, Fondamenta dei Mori, 2016. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Cannaregio, Calle Larga Piave, 2016. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Cannaregio, Parco Pubblico Groggia, 2016. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Cannaregio, Area Ex Ospedale Umberto I, 2016. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Cannaregio, Corte del Camin, 2016. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Castello, Arsenale, 2021. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Castello, Via Garibaldi, 2015. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Castello, Sant’Elena, Parco delle Rimembranze, 2020. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Castello, San’Elena, Stadio Penzo, 2021. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Castello, Campo San Pietro, 2015. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Castello, San Pietro, 2015. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Castello, Calle Sagredo, 2020. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Castello, Campo de la Chiesa, 2020. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Castello, San Francesco de la Vigna, 2020. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Castello, Corte Bressana, 2019. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Dorsoduro, Campo de l’Anzolo Rafael, 2014. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Dorsoduro, Area ferroviaria, 2016. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Dorsoduro, Rio de San Vio, 2014 Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Dorsoduro, Sacca San Biagio, 2020. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Dorsoduro, Corte Berlomeni, 2016. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Santa Croce, Stazione di servizio, 2021. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Santa Croce, Sede Veritas, 2021. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Santa Croce, Campazzo dei Tolentini, 2016. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Santa Croce, Fondamenta San Simeon Picolo, 2021. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Santa Croce, Rio de San Stae, 2019. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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San Marco, Campo Sant’Anzolo, 2014, Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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San Marco, Corte del Teatro, 2015. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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San Marco, Campo San Bartolomeo, 2015. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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San Marco, Campiello de la Feltrina, 2019. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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San Marco, Campo Santa Maria Zobenigo o del Giglio, 2018. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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San Marco, Isola di San Giorgio Maggiore, 2016. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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San Paolo, Campiello de la Scuola, 2019. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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San Paolo, Campo San Rocco, 2019. Venice Urban Photo Project / Mario Peliti
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Venice Urban Photo Project

La città lagunare in bianco e nero

Venice Urban Photo Project  è un progetto avviato in solitaria da Mario Peliti nel 2006 in pellicola e dal 2013 in formato digitale, un archivio dedicato alla città lagunare che recupera il rigore metodologico e formale delle grandi campagne dei maestri dell’Ottocento e del Novecento – da Charles Marville a Eugène Atget, da Gabriele Basilico a John Davies – al fine di restituire una percezione, la più esaustiva possibile, della città  di Venezia come appare all’inizio del nuovo millennio. 

Le immagini, a oggi oltre 12.000, sono scattate seguendo le stesse modalità di ripresa: in bianco e nero, senza ombre portate e in assenza di persone. Questi aspetti, apparentemente secondari, consentono di dare unitarietà temporale alla percezione della città. L’omogeneità della luce rende visibili tutti i dettagli delle facciate, anche i meno rilevanti, e la mancanza di persone costringe l’osservatore a riflettere sul possibile destino della città: una città senza abitanti. Al tempo stesso il silenzio che pervade migliaia di fotografie offre a Venezia stessa la possibilità di mostrarsi nella sua articolazione urbanistica e architettonica. 


Venice Urban Photo Project / Mario Peliti

Mario Peliti si è prefissato l’obiettivo di realizzare un inventario architettonico esaustivo di Venezia, con un approccio che coniuga oggettività scientifica ed esigenze artistiche. Il protocollo che disciplina l’insieme delle immagini (che a progetto concluso dovrebbero ammontare a circa ventimila) è rigorosissimo: le fotografie devono essere prive di ombre e di esseri umani, il che implica la necessità di scattarle all’alba o in giornate nuvolose, nonché l’imprescindibile collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna al fine di ottenere l’accesso ad alcune zone della città chiuse al pubblico.
Bruno Racine Direttore e Amministratore delegato di Palazzo Grassi – Punta della Dogana

La peculiarità di questo archivio è rappresentata, oltre che dalla sua entità, all’omogeneità della visione, dalla coerenza delle modalità di ripresa e dal continuo approfondimento nella conoscenza della città da parte dell’autore. La conclusione della ricognizione fotografica è prevista per il 2030. Alla fine del 2018 è stato firmato un accordo tra Mario Peliti, l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia, finalizzato alla valorizzazione di Venice Urban Photo Project attraverso la creazione di un fondo digitale – Venice Urban Photo Archive – presso l’ICCD.