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Le donne

Il ruolo femminile nel western

Il Texas è il paradiso per uomini e cani ma è l’inferno per donne e buoi.
Anonima casalinga texana. 

Che le donne della Frontiera fossero poche è un dato storico. Un censimento del 1850 dice che in California, ad esempio, erano appena l’8% della popolazione, mentre in altre zone non ce n’erano affatto. Non solo erano poche ma quelle poche erano completamente tagliate fuori dalla vita sociale e politica dei villaggi e delle città. 
Di conseguenza, anche nei film western americani doc, la donna trova poco spazio e in ruoli di secondo piano. Le leggende alla Calamity Jane, riprese anche dal cinema, non fanno che confermare il ruolo minore del femminile nell’epopea della conquista del West.

Questo abuso di falsi personaggi femminili, porta ad una precisa necessità di carattere commerciale: inserire la donna come elemento affinché poi ci fosse un interesse da parte della spettatrice femmina. Sergio Leone

Ombre rosse, il capolavoro di John Ford tratto da una novella di Guy de Maupassant, era essenzialmente un film europeo: Ford infatti era irlandese e de Maupassant francese. Rispetto ai colleghi americani, i registi del vecchio continente, avevano un atteggiamento molto diverso nei confronti della donna e del suo posto nella società e il genere western è figlio primogenito di un’idea patriarcale di società. Il duello finale, al quale nel romanzo cavalleresco europeo si arriva sempre a causa di una donna, nel western è fine a se stesso e assume il carattere di un evento che permette ai protagonisti maschili di liberare la loro carica virile che altrimenti non avrebbe sfogo.
Caso unico tra le pellicole del genere, il film Duello al sole (1949) in cui King Vidor fa affrontare in singolar tenzone un uomo (Gregory Peck) e una donna (Jennipher Johns). Qui però la violenza, che si risolverà in tragedia, rappresenta l'unica soluzione al rapporto problematico tra i due protagonisti.