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Da "Medea" alla "Signorina Snob"

I classici e le mie invenzioni

Ho capito abbastanza presto che avrei voluto fare qualcosa di mia invenzione. Mi veniva spontaneo inventare dei personaggi, pensarli. Così, dai primi esperimenti in cui mi sono avventurata - dalla Medea di Euripide ad Anton Cechov - sono subito passata alla Signorina Snob, per esempio. Niente di più diverso

Gli esordi veri e propri di Franca Valeri risalgono al 1947 quando interpretò a teatro il personaggio di Lea Lebowitz, nell'omonimo testo scritto e diretto da Alessandro Fersen. Poi le opere teatrali di Giovanni Testori (Caterina di Dio), Carlo Goldoni (Un curioso accidente), Luigi Pirandello (Pensaci Giacomino!), solo per citare le primissime. 
Ma quando arrivano, alla Radio, gli sketch con i personaggi di quello che sarebbe diventato negli anni il suo repertorio classico - dalla Signorina Snob alla Sora Cecioni a Cesira la manicure - Franca Valeri conosce la via del successo che, grazie alla televisione, contagia anche il grande pubblico. Le "maschere" che lei stessa immagina e inventa sono in realtà una critica implacabile ai tic e alle manie di ben precise tipologie femminili: la milanese con la puzza sotto al naso, la popolana romana che sta sempre al telefono con la madre, la donnina ignorante ma furba che deve avere a tutti i costi l'ultima parola. Le sue parodie colpiscono tutti, nel segno.
Nel 1950 Colette Rosselli e il giornalista Indro Montanelli sono a Parigi, ed assistono allo spettacolo della compagnia dei Gobbi, Carnet de notes n. 2. Inizia l'amicizia tra i tre e nasce anche la collaborazione tra la Valeri e la Rosselli, che le porterà a realizzare insieme il libro, fortemente voluto dallo stesso Montanelli, Il diario della signorina snob, pubblicato nel 1951 dalla Mondadori. L'idea era di sfruttare la popolarità ottenuta dal personaggio della "signorina snob" alla radio negli anni quaranta, raccontando, in forma di diario, un anno della vita quotidiana del personaggio. Le pagine sono illustrate dalle tavole della Rosselli. A questa pubblicazione ne seguiranno molte altre fino al libro, pubblicato nel 2109, Il secolo della noia (Einaudi).