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Luis Bunuel visto da Milena Vukotic

Una testimonianza dell'attrice italiana

Nella sua lunga carriera di attrice, Milena Vukotic ha avuto occasione di lavorare diretta da Luis Bunuel nei suoi ultimi tre film: Il fascino discreto della borghesia (1972), Il fantasma della libertà (1974) e Questo oscuro oggetto del desiderio (1977). In questa intervista ci racconta il suo ricordo del grande regista spagnolo.

Un momento veramente importante per me perché, dopo aver lavorato con tanti registi italiani, arrivare a Bunuel è stato un punto di partenza, quasi. 

Dopo aver visionato il film di Alberto Lattuada Venga a prendere il caffé da noi (1970) in cui interpretava la parte di una delle tre sorelle Tettamanzi, Camilla, cognata del protagonista Emerenziano Paronzini (Ugo Tognazzi), Bunuel la scrittura per il personaggio di Inès. Arrivata a Parigi, dove era allestito il set, Milena Vukotic porta a Bunuel i saluti di Federico Fellini, con cui l'attrice italiana aveva debuttato nel cinema nel 1967 con Giuliatta degli spiriti e che ha continuato ad essere una pietra miliare nella sua vita. "Fellini, Fellini... J'aime beaucoup Fellini", disse il maestro spagnolo con ammirazione. E poi chiese, "ma quanti anni ha Fellini?".
 

Bunuel lavorava molto con gli attori. Per lui andava sempre bene la prima, però bisognava provare tanto. Il cast e i tecnici avevano tutti un grande rispetto per lui. Era una persona al tempo stesso segreta e gioviale ed aveva un grande amore per l'Italia, diceva sempre che sarebbe venuto in Italia, gli piaceva molto bere, aveva un senso gioioso della vita 
Milena Vukotic