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La Mostra com'era: 1937
Gli anni Trenta
La seconda edizione della Mostra si svolge nel 1934. Partecipano 19 nazioni e i giornalisti accreditati sono più di 300. La Coppa Mussolini premia il miglior film straniero e il miglior film italiano. Ancora non esiste una vera e propria giuria: i premi vengono attribuiti dalla Presidenza della Biennale, sentiti i pareri di esperti e del pubblico e in accordo con l'Istituto Internazionale per la Cinematografia Educativa. Katharine Hepburn, per la sua interpretazione in Little Women di Cukor, riceve la "Grande Medaglia d'Oro dell'Associazione Nazionale Fascista dello Spettacolo" per le migliori interpretazioni. Il miglior film straniero è The Man of Aran di Flaherty. Il '34 è passato alla storia anche per il primo scandalo della Mostra: una sequenza del film cecoslovacco Extase di Gustav Machatý mostra il nudo integrale dell'attrice Hedy Kieslerová.
Dal 1935 la Mostra diventa annuale sotto la direzione di Ottavio Croze. Cresce il numero di film e dei paesi partecipanti e, fino al dopoguerra, non parteciperanno più film sovietici. Il premio agli attori da ora in poi si chiamerà Coppa Volpi. Tra i film in concorso c'è Il traditore di John Ford, Capriccio spagnolo di Joseph von Sternberg con Marlene Dietrich e Anna Karenina di Clarence Brown con la divina Greta Garbo.
Nel 1936 viene nominata per la prima volta la Giuria internazionale. I registi presenti al Lido si chiamano Ophüls, Clair, Capra, Ford, Sternberg. Il divo italiano più applaudito è Amedeo Nazzari.
Il 1937 è l'anno in cui viene inaugurato il nuovo Palazzo del Cinema, opera dell'architetto Luigi Quagliata, costruito a tempo di record nello stile modernista in voga all'epoca e, tranne che negli anni dal 1940 al 1948, mai più abbandonato. La Mostra si può ingrandire: aumenta il numero delle nazioni partecipanti e dei film accettati.
È l'anno della diva tedesca Marlene Dietrich che approda al Lido portando eccitazione e scompiglio. C'è anche Bette Davis che riceve il premio come migliore attrice, e Jean Gabin, rivelazione dell'anno nel film La grande illusione.
Nel 1938 le pressioni politiche si fanno più pesanti: vincono il film tedesco Olympia di Leni Riefenstahl e Luciano Serra pilota di Goffredo Alessandrini, entrambi, al di là delle qualità estetiche, espliciti film di propaganda. È anche l'ultimo anno in cui alla Mostra è rappresentato il cinema americano, premiato per Biancaneve e i Sette Nani di Walt Disney, uscito nel gennaio di quello stesso anno. Il 1938 è anche l'anno in cui viene organizzata una prima grande retrospettiva, dedicata al cinema francese dal 1891 al 1933. Tra i film stranieri in concorso, negli anni '30 il cinema d'oltralpe è quello che produce delle vere opere d'arte, da A nous la liberté (1932) di René Clair a Un carnet de bal (1937) di Julien Duvivier; da La grande illusion (1937) e La bête humaine (1939) di Jean Renoir a Quai des brumes (1938) e Le jour se lève (1939) di Marcel Carné.
Dal 1935 la Mostra diventa annuale sotto la direzione di Ottavio Croze. Cresce il numero di film e dei paesi partecipanti e, fino al dopoguerra, non parteciperanno più film sovietici. Il premio agli attori da ora in poi si chiamerà Coppa Volpi. Tra i film in concorso c'è Il traditore di John Ford, Capriccio spagnolo di Joseph von Sternberg con Marlene Dietrich e Anna Karenina di Clarence Brown con la divina Greta Garbo.
Nel 1936 viene nominata per la prima volta la Giuria internazionale. I registi presenti al Lido si chiamano Ophüls, Clair, Capra, Ford, Sternberg. Il divo italiano più applaudito è Amedeo Nazzari.
Il 1937 è l'anno in cui viene inaugurato il nuovo Palazzo del Cinema, opera dell'architetto Luigi Quagliata, costruito a tempo di record nello stile modernista in voga all'epoca e, tranne che negli anni dal 1940 al 1948, mai più abbandonato. La Mostra si può ingrandire: aumenta il numero delle nazioni partecipanti e dei film accettati.
È l'anno della diva tedesca Marlene Dietrich che approda al Lido portando eccitazione e scompiglio. C'è anche Bette Davis che riceve il premio come migliore attrice, e Jean Gabin, rivelazione dell'anno nel film La grande illusione.
Nel 1938 le pressioni politiche si fanno più pesanti: vincono il film tedesco Olympia di Leni Riefenstahl e Luciano Serra pilota di Goffredo Alessandrini, entrambi, al di là delle qualità estetiche, espliciti film di propaganda. È anche l'ultimo anno in cui alla Mostra è rappresentato il cinema americano, premiato per Biancaneve e i Sette Nani di Walt Disney, uscito nel gennaio di quello stesso anno. Il 1938 è anche l'anno in cui viene organizzata una prima grande retrospettiva, dedicata al cinema francese dal 1891 al 1933. Tra i film stranieri in concorso, negli anni '30 il cinema d'oltralpe è quello che produce delle vere opere d'arte, da A nous la liberté (1932) di René Clair a Un carnet de bal (1937) di Julien Duvivier; da La grande illusion (1937) e La bête humaine (1939) di Jean Renoir a Quai des brumes (1938) e Le jour se lève (1939) di Marcel Carné.