Rai Cultura

"Un giorno da Leoni" di Nanni Loy

Per commemorare il 25 aprile: l'Italia è libera dal nazifascismo

Il 25 aprile del 1945, giorno in cui si festeggia la liberazione dell'Italia dal nazifascismo, fu un evento che, come tutti gli eventi storici, è stato il risultato di un lungo processo che ha visto anche mutare profondamente, soprattutto dall'8 settembre 1943 in poi, la coscienza di un intero popolo. Il film realizzato e scritto da Nanni Loy (con Alfredo Giannetti) nel 1961, di cui vi riproponiamo la visione, parte proprio dai giorni immediatamente successivi all'armistizio, seguendo i destini incrociati dei tre protagonisti - Danilo, Michele e Gino -, tre antieroi che finiscono per unirsi alla lotta partigiana, compiendo un atto eroico anche a costo della vita. 

Loy e Giannetti hanno disposto i loro personaggi su diversi piani di coscienza storica e politica (...). Manovrare questo folto gruppo di personaggi (..) non era facile impresa (...). C'è qualche figura disegnata sopra le righe (...) e qualche altra troppo sbiadita (...). Sono difetti, però, ampiamente compensati dai meriti: è un film che ha slancio, colore, forza di comunicazione (...).
M. Morandini da La Notte 1961

Nel cast, oltre ai tre protagonisti - interpretati da Tomas Milian (Gino Migliacci), Nino Castelnuovo (Danilo) e Leopoldo Trieste (Michele) - molti altri attori di primo piano tra cui Carla Gravina (Mariuccia), Romolo Valli (Edoardo), Valeria Moriconi (la moglie di Edoardo), Renato Salvatori (Orlando).

La vicenda prende le mosse dall'8 settembre 1945 a Roma, dove lo studente universitario Danilo cerca di sfuggire all'arruolamento, mentre il suo amico Michele, un mite ragioniere avviato verso il Nord col personale del ministero in cui lavora, riesce a tornare a Roma dove ha lasciato Ida, la ragazza che ama. Nella capitale si unisce a Danilo e insieme pensano di fuggire superando la linea gotica. Sul treno conoscono Gino che si unisce a loro nella fuga. Il mezzo pubblico però viene fermato dai tedeschi e i tre riescono a scappare e a nascondersi in una cantina in cui già si erano rifugiati un gruppo di ex soldati guidati da Orlando. Edoardo, un vecchio fuoriuscito diventato partigiano che li raggiunge nel covo, informa i militari che la resistenza ha assegnato loro la missione di far saltare un ponte sul quale passa la linea ferroviaria che rifornisce le truppe tedesche. Quando Edoardo viene arrestato dai nazisti, Michele, Danilo e Gino tornano a Roma dove apprendono che Edoardo è morto raccomandando agli ex compagni di portare a termine l'opera di sabotaggio. I tre, maturati e coscienti dell'urgenza di impegnarsi in prima persona nella difesa del Paese, si offrono volontari e con Orlando preparano il sabotaggio del ponte. L'azione riesce, malgrado le difficoltà, ma costa la vita a Michele che in questo modo però riscatta la propria inettitudine fisica con un atto eroico. Il sabotaggio viene in seguito attribuito dal comando tedesco ai paracadutisti americani. Nessuno saprà mai che un gruppo di uomini comuni ha saputo vivere il suo "giorno da leoni".

La rivincita dell'ordinarietà: è questo il tema attorno a cui ruota Un giorno da leoni di Nanni Loy, che dà voce a un pugno di individui male in arnese ritrovatisi in una situazione più grande di loro