Rai Cultura
Clarke Gable mentre legge il romanzo di Margareth Mitchell "Via col vento"
1 / 17
1952. Sul set del film "Magambo"
2 / 17
Clarke Gable (1901 - 1960)
3 / 17
1935. Gable legge le lettere dei fan
4 / 17
Nel 1937 mentre firma autografi
5 / 17
Nel 1943 pilota nella USA Air Force
6 / 17
Sulla barca a vela Arlene nel 1936
7 / 17
Sulla sua Ford Thunderbird nel 1950
8 / 17
Sul set del film "Il cacciatore del Missouri" nel 1951
9 / 17
Con Katherine Hepburn negli anni Quaranta
10 / 17
Il matrimonio con Carol Lombard nel 1939
11 / 17
"Love on the run" del 1936
12 / 17
Con l'attrice Marle Oberon nel 1939
13 / 17
In uno studio della NBC nel 1937
14 / 17
Sul set del film "Never let me go" (Arrivò l'alba) con Gene Tierney nel 1952
15 / 17
L'Oscar come Migliore attore protagonista per "Accadde una notte" (1934), qui esposto nel 2006 in una mostra a Hollywood
16 / 17
Con Vivien Leigh in una scena di "Via col vento" (1939)
17 / 17

Clarke Gable

Un ricordo del divo a 120 anni dalla nascita

Chi ha coraggio può fare a meno della reputazione!
Clarke Gable-Rhett Butler nel film Via col vento 

Negli Stati Uniti, dove William Clark Gable nacque il 1° febbraio 1901, lo chiamavano The King of Hollywood. Mai un appellativo fu più azzeccato. Bello e facinoso, elegante e sciupafemmine, sempre con quell'irriverente smorfia sulla faccia e il sorriso sornione sotto i baffetti da canaglia. Uno stile inimitabile all'origine del mito: gli uomini vorrebbero assomigliargli e le donne stravedono per lui. 

Il 16 novembre 1960 la mecca del cinema annuncia la morte del suo Re. A soli 60 anni se ne andava uno degli attori hollywoodiani più amati dal pubblico, strocato da un infarto. Aveva appena concluso le riprese di un film impegnativo, Gli spostati, in cui interpretava un anziano cowboy costretto a catturare cavalli selvaggi per rivenderli ad un'industria di mangimi per cani. Clarke, nonostante l'età, non volle controfigure, girò di persona anche le scene d'azione più faticose. Accanto a lui una straordinaria Marilyn Monroe, anche lei alla sua ultima apparizione sul grande schermo. La sceneggiatura era firmata da Arthur Miller e la regia da John Huston. Nonostante il cast stellare, il film fu apprezzato solo col passare degli anni ma ci restituisce in pieno la malinconia del tramonto di una stella di prima grandezza.

Clarke Gable nasce in una famiglia molto povera e fin da giovanissimo lavora in una compagnia di attori girovaghi. La sua ossessione è diventare ricco e famoso e il suo appeal lo aiuta. Il successo arriva nel 1931 con il film L'Agelo Bianco, un poliziesco diretto da William A. Wellman in cui Gable interpreta un personaggio negativo, Nick. I suoi ruoli continuano per un po' su questa falsa riga: l'uomo rude, violento e senza scrupoli. Poi Hollywood intuisce il suo potenziale e lo trasforma nel bel sciupafemmine che sarà anche nella sua vita privata. 

Se fossi saltato addosso a tutte le donne che mi vengono attribuite, non avrei avuto tempo per andare a pescare
Clarke Gable

Nel 1934 arriva l'Oscar e la consacrazione con il film di Frank Capra Accadde una notte, tratto dal racconto Night Bus di Samuel Hopkins Adams. Gable recita nella parte del giornalista Peter Warne che, dopo una serie di peripezie e fraintendimenti, riesce a conquistare il cuore e la mano di una giovane e bella ereditiera, interpretata dall'attrice Claudette Colbert. Nonostante nessuno dei due attori fosse entusiasta di lavorare in questa produzione, Accadde una notte fu l'unico film a regalare ad entrambi l'unico Oscar della loro carriera. Non solo, Clarke Gable - ripreso in una scena a torso nudo - diventa per il pubblico un sex symbol: da quel momento nessuno, specialmente tra i giovani, volle più portare la canottiera, provocando un grave declino economico delle aziende del settore.

Nel 1935 un altro successo, La tragedia del Bounty e nel 1939 arriva il personaggio che ne decreta l'immortalità: l'ironico e grintoso Rhett Butler in Via col Ventoil film che ha avuto più spettatori nella storia del cinema. Tratto dal best-seller di Margareth Mitchell (60 milioni di copie vendute), il melodramma firmato da Victor Fleming ma diretto anche dallo scenografo Cameron Menzies con contributi di George Cukor e Sam Wood, ricevette ben 8 Oscar e Clark si aggiudicò una nomination.

Il 1939 per Clarke Gable è un anno importante anche dal punto di vista della vita privata. Il matrimonio con il suo grande amore, l'attrice Carol Lombard, segna l'apice della sua felicità ma nasconde l'avversità di un destino beffardo che lo trascinerà nel declino, umano e professionale. Quando Carol muore a 33 anni in un incidente aereo, Clarke è un uomo distrutto. E' il 1942 e l'attore cerca di reagire al dolore arruolandosi nell'aviazione americana. La guerra gli porterà onore e medaglie ma non cancellerà lo strazio per la perdita della moglie. Nel panorama cinematografico del dopoguerra la stella Gable non brilla più come una volta. L'alcol lo fiacca nel corpo e nello spirito.

Fra i film degli anni Cinquanta recita in Mogambo (1953) e in qualche altra pelliccola minore. Gli spostati non gli restituisce la fama che meriterebbe.

Clarke Gable riposa nel cimitero di Forest Lawn a Glendale, in California, accanto a Carole Lombard. Ed è ancora, per molti, il Re di Hollywood