Audrey Hapburn, un'aristocratica a Hollywood
Un album fotografico per ricordare l'attrice a 30 anni dalla morte
Certo, ho paura di morire ma mi spaventa di più quello che accadrà a quei poveri bambini. Prego Dio perché cessino presto le sofferenze, ma temo che resti ancora tanto da fare…
Audrey Hepburn
Il 20 gennaio 1993, all'età di 63 anni, Audrey Hepburn si addormenta serenamente nella sua casa sulle rive del lago di Ginevra dove aveva voluto rifugiarsi per trascorrere gli ultimi giorni della sua vita straordinaria. Al suo ritorno dall’ultima missione in Somalia come ambasciatrice dell’UNICEF, aveva scoperto di essere gravemente malata. Un male incurabile contro cui nulla aveva potuto un intervento cui si era sottoposta d'urgenza qualche mese prima.
Se ne va così, senza clamori, con la dignità e l'eleganza che l'avevano sempre contraddistinta, dentro e fuori i set cinematografici, un'attrice e una donna che ha fatto la storia del cinema americano e che, dal 9 marzo 1988, in veste di ambasciatrice speciale dell’UNICEF, ha girato i campi profughi di mezzo mondo per portare aiuti umanitari ai bambini poveri e malati.
Audrey Kathleen Ruston nasce il 4 maggio 1929 in Belgio. Figlia dell'aristocratica olandese Ella van Heemstra e del banchiere anglo-irlandese Joseph Victor Anthony Hepburn-Ruston, ancora giovanissima viene travolta dalla crisi matrimoniale dei genitori che, nel 1935, si lasciano definitivamente. L'abbandono del padre, come lei stessa svelò alla rivista U.S. Magazine trent'anni dopo, fu una tragedia dalla quale non riuscì mai a riprendersi.
Se dovessi rievocare un ricordo per me drammatico quanto la scomparsa di mio padre, direi quello di mia madre che entra in camera il mattino del 10 maggio 1940, apre le tende e mi dice: Svegliati Audrey, c’è la guerra!
Audrey Hepburn
Dopo essere sfuggita alla guerra, alla fame, aver ballato per finanziare la Resistenza, avviene l'incontro decisivo per la sua carriera. A Montecarlo, durante le riprese del film Monte Carlo Baby, conosce la scrittrice ottantenne Colette che la impone come protagonista della versione teatrale del suo romanzo Gigi. Il 24 novembre 1951 la commedia debutta a Broadway ed è un clamoroso successo. Così inizia la scalata della giovane attrice a Hollywood dove si afferma proprio in contrapposizione netta, nel fisico come nello stile di recitazione, alle dive "maggiorate" in auge in quel momento, Marylin Monroe e Ava Gardner.
Nell’immaginario collettivo Audrey Hepburn sarà sempre la principessa Anna di Vacanze romane (1953), con cui vinse l’Oscar alla migliore interpretazione femminile, o l’affascinante Holly di Colazione da Tiffany (1961), o Sabrina, nell’omonima commedia sentimentale del 1954 diretta da Billy Wilder, in cui recita accanto a Humphrey Bogart e William Holden. Un’icona unica di stile, garbo ed eleganza, musa ispiratrice e amica sincera dello stilista Hubert de Givenchy che confezionò per lei alcuni degli abiti più famosi della storia del costume del XX secolo.
Donna cosmopolita, ha vissuto ad Amsterdam, Londra, New York, Parigi, Roma. Italiano era il suo secondo marito, lo psichiatra Andrea Dotti, da cui ebbe nel 1970 Luca, il suo secondogenito. Dal primo matrimonio invece, con la star di Hollywood Mel Ferrer, nel 1960 era nato Sean.
Se è vero che l’eleganza è l’unica forma di bellezza che non sfiorisce mai, come Audrey amava dire, l’attrice inglese rimarrà per sempre un’icona unica della storia del cinema. E i 25 film della sua carriera sono destinati a rimanere nella memoria di tutti: oltre ai classici già citati, la Hepburn fu la protagonista della commedia musicale My fair lady (1964) di Cukor; Cenerentola a Parigi (1957) di Stanley Donen; Verdi dimore (1959) diretta da Mel Ferrer; Natascia in Guerra e pace (1956) di King Vidor. Nel 1959 la Hepburn gira Storia di una monaca di Zinneman, nel 1967 Due per la strada di Donen e Gli occhi della notte di Terence Young. La decisione di ritirarsi dalle scene la prende nel 1967, riapparendo solo saltuariamente sugli schermi. Nel 1989 viene chiamata da Spielberg per interpretare la parte di un angelo nel film Per sempre, la sua ultima interpretazione.
Luca Guadagnino ha accettato la sfida di realizzare un biopic che racconterà la vita dentro e fuori dalle scene della Hepburn, con l’attrice americana Rooney Mara nei panni della protagonista. Scritto da Michael Mitnick, il film non ha ancora un titolo né una data d’uscita ufficiale. Il mito continua.