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Luigi Ferrajoli. Prove giudiziarie
La verità processuale
Luigi Ferrajoli, intervistato al Festival della Filosofia di Modena 2018 Verità, parla della verità come verità processuale. Per comprendere l’importanza di questo tema per la teoria dello stato di diritto e della democrazia bisogna capire che la verità processuale è la fonte di legittimazione del potere giudiziario.
La legittimazione dell’attività processuale è la verità, nel senso che diciamo che una sentenza è valida giuridicamente ed è anche giusta se, per esempio nel diritto penale, il fatto imputato ad un cittadino viene provato come vero. Pertanto la verità processuale non è solo una garanzia di immunità del cittadino contro l’arbitrio, ma è anche il fondamento della separazione dei poteri, perché il consenso politico non rende vero ciò che è falso o falso ciò che è vero, ma anzi il condizionamento politico può deformare la verità processuale. Proprio sulla diversità delle fonti di legittimazione del potere politico e di quello giudiziario nascono le polemiche tra politica e giustizia.
La legittimazione dell’attività processuale è la verità, nel senso che diciamo che una sentenza è valida giuridicamente ed è anche giusta se, per esempio nel diritto penale, il fatto imputato ad un cittadino viene provato come vero. Pertanto la verità processuale non è solo una garanzia di immunità del cittadino contro l’arbitrio, ma è anche il fondamento della separazione dei poteri, perché il consenso politico non rende vero ciò che è falso o falso ciò che è vero, ma anzi il condizionamento politico può deformare la verità processuale. Proprio sulla diversità delle fonti di legittimazione del potere politico e di quello giudiziario nascono le polemiche tra politica e giustizia.
Luigi Ferrajoli è professore emerito di Filosofia del diritto presso l’Università degli Studi Roma Tre ed è stato giudice ed esponente di Magistratura Democratica. Protagonista del dibattito giuridico internazionale, ha contribuito a definire una nozione complessa di garantismo, come sistema di divieti e obblighi a carico non solo della sfera pubblica, ma anche dei poteri privati del mercato. Fra i suoi scritti: Teoria assiomatizzata del diritto. Parte generale (Milano 1970); Democrazia autoritaria e capitalismo maturo (con D. Zolo, Milano 1978); Diritto e ragione. Teoria del garantismo penale(Roma-Bari 1989, 10ª ed. 2011); La sovranità nel mondo moderno (Roma-Bari 1995); La cultura giuridica nell’Italia del Novecento (Roma-Bari 1999); Diritti fondamentali. Un dibattito teorico (Roma-Bari 2001); Principia Iuris. Teoria del diritto e della democrazia (Roma-Bari 2007); Poteri selvaggi. La crisi della democrazia italiana (Roma-Bari 2011); La democrazia attraverso i diritti. Il costituzionalismo garantista come modello teorico e come progetto politico (Roma-Bari 2013); Dei diritti e delle garanzie. Conversazione con Mauro Barberis (Bologna 2013); Iura paria. I fondamenti della democrazia costituzionale (Napoli 2015); La logica del diritto. Dieci aporie nell’opera di Hans Kelsen (Roma-Bari 2016); La democrazia costituzionale (Bologna 2016); Il paradigma garantista. Filosofia e critica del diritto penale (Napoli 2014, 2ª ed. ampliata, Napoli 2016); Costituzionalismo oltre lo Stato (Modena 2017); Contro il creazionismo giudiziario (Modena 2018); Manifesto per l’uguaglianza (Roma-Bari 2018).La separazione dei poteri è un tratto costitutivo dello stato di diritto